Il Libro della Preghiera Comune e il rito di Sarum

Libro della Preghiera Comune

Nel 1549, l’arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer pubblicò la prima edizione del Libro della Preghiera Comune, Book of Common Prayer.

In precedenza, ho già scritto un articolo sul tema ma vorrei fare un approfondimento.

Nell’ottica di Cranmer e di coloro che stavano nella sua cerchia, il Libro della Preghiera Comune altro non sarebbe dovuto essere che un’opera di semplificazione delle antiche liturgie medievali inglesi.

Per compilare il testo in questione, Cranmer attinse certamente dal luteranesimo.

Solo nel 1552, egli decise di rivedere il libro in senso calvinista.

Le novità protestanti introdotte furono la riduzione a due dei Sacramenti, l’abolizione della transustanziazione dall’Eucaristia, la messa in inglese e non più in latino, l’abolizione del culto della Madonna, dei santi e delle immagini sacre, la Comunione data nelle due specie, l’abolizione del celibato sacerdotale e il cambiamento del sacerdozio stesso.

In pratica, riguardo a quest’ultima novità, i preti persero il loro carattere sacrale e furono ridotti a semplici ministri di culto, proprio per l’abolizione dell’ordine sacro inteso come sacramento.

Dunque, al posto del prete cattolico ci fu il pastore protestante.

Però, Cranmer riprese anche molti aspetti dalle liturgie cattoliche medievali.

Tuttavia, egli si rifece alle liturgie del rito di Sarum.

Il rito di Sarum, infatti, era un rito cattolico ma non romano.

Lo stesso rito fu usato in Inghilterra dopo il 1534 per segnare la rottura con Roma.

Si trattava sempre di un rito cattolico ma non romano, un rito cattolico della terra inglese.

Per le tendenze antiromane (ed antipapali) di Cranmer e soci, quel rito andava bene.

Dunque, essi iniziarono la loro opera da quel rito da quel rito e lo modificarono secondo i canoni del protestantesimo.

Non scelsero la strada di un protestantesimo radicale perché tanta parte del popolo inglese di allora era ancora cattolica.

Del resto, le rivolte dimostrarono ciò.

Così, una parte dell’antico rito di Sarum sopravvive nel Libro della Preghiera Comune.

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