Le caricature del Maligno, un modo per sconfiggere il male, ridicolizzandolo

caricature

Com’è noto, sono un appassionato della storia inglese dei secoli XVI e XVII e mi sono capitate a tiro delle caricature del diavolo del Seicento inglese.

Faccio un po’ come la mia amica Eleonora, la quale è maestra in fatto di caricature.

Come ho scritto prima, mi piace la storia inglese e cerco di documentarmi a riguardo e, in tale ricerca, mi sono imbattuto in delle caricature inglesi del Seicento.

In particolare, ha suscitato la mia attenzione la caricatura che ho messo qui sopra.

L’ho presa dal sito “Meister Druke”.

La caricatura in questione è del 1644 e mostra il diavolo che consegna un cappello cardinalizio a William Laud, arcivescovo di Canterbury del periodo di re Carlo I Stuart.

Come tutti noi ben sappiamo, re Carlo I Stuart fu sospettato di essere vicino al cattolicesimo e l’arcivescovo condivise la stessa situazione col re.

Del resto, Laud era consigliere spirituale di re Carlo I.

Dunque, affiancava il monarca nelle questioni di religione.

Nell’Inghilterra del XVI e del XVII secolo, la polemica anticattolica era forte.

Le caricature anticattoliche erano una realtà.

Per i protestanti, il Papa era l’Anticristo e il culto della Madonna e dei santi era idolatria.

Ancora oggi, è così.

Si facevano vignette contro il Papa, i papisti (i cattolici) ed il rito romano.

Nel Seicento, la polemica anticattolica si fece molto più accesa.

Ci fu una polarizzazione tra un sovrano formalmente anglicano che si stava avvicinando al cattolicesimo e un Parlamento che si avvicinò al calvinismo dei puritani.

Questo portò alla famosa Guerra Civile (1642-1651) che portò alla decapitazione del re il 30 gennaio 1649.

L’arcivescovo fu decapitato quattro anni prima.

Fu accusato, ingiustamente, di avere praticato la magia nera e il satanismo.

Del resto, permettetemi questa licenza, i puritani vedevano Satana anche nel gabinetto.

Dunque, le caricature davano un’idea grottesca della realtà.

Io penso che ridere del diavolo sia un modo per esorcizzare certe paure.

Il diavolo è malvagio.

Anzi, è il Maligno per antonomasia e fa paura perché è pericoloso, anche se, in realtà, è solo una creatura.

Dunque, è forte e astuto ma non è onnipotente.

Ridicolizzarlo, in quale che modo, serve a esorcizzare certe paure proprio perché si mette in risalto il fatto che non sia onnipotente.

Anche da quel concetto è nata una delle allegorie da me scritte nel mio libro intitolato “Allegorie intra passato et presente” .

L’allegoria in questione è quella della chiesa di Santa Maria di Lubecca, chiesa che, secondo una leggenda, sarebbe stata eretta ingannando il diavolo.

Se poi la mia amica Eleonora dovesse pararsi davanti al diavolo…per quest’ultimo sarebbero grossi guai.

La dama di Spilamberto direbbe una delle sue proverbiali battute e disegnerebbe una delle sue caricature che per il diavolo sarebbero come un cazzotto alla Bud Spencer e un calcio volante alla Chuck Norris.

Per il diavolo sarebbero cavoli acidi.

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