Il Sacro Romano Impero: un sogno infranto nel 1648

Sacro Romano Impero

Ho già scritto per la rivista “La Civetta” qualche articolo dedicato al Sacro Romano Impero e alla Guerra dei Trent’anni.

Il Sacro Romano Impero (anzi, Sacro Romano Impero della Nazione Germanica) fu protagonista in questa guerra ma in tale guerra ci fu il suo “canto del cigno”.

Dopo le iniziali vittorie, l’imperatore Ferdinando II (1578-1637) vide il suo sogno di vedere una Germania unificata e cattolica sgretolarsi, prima sotto i colpi delle armate svedesi, poi sotto quelli dei soldati francesi.

Eppure, Ferdinando cominciò bene.

Vinse contro l’elettore del Palatinato Filippo e i Boemi protestanti nel 1620, nella famosa battaglia della Montagna Bianca, e i Danesi di re Cristiano IV, nel 1629.

Poi, arrivarono gli Svedesi di re Gustavo II Adolfo e il terrore fu fino al 1635, anno in cui il re svedese morì a Lützen.

Per finire, i Francesi mandati da re Luigi XIII e dal cardinale Richelieu diede il colpo di grazia ai sogni asburgici.

Nel frattempo, tra il 1629 e il 1631, ci fu anche la Guerra di successione di Mantova.

Così, nel 1648, quando l’imperatore Ferdinando II era già morto da undici anni e suo figlio, l’imperatore Ferdinando III, era già sul trono, questo sogno svanì.

La pace di Vestfalia (anzi, pace di Munster e di Osnabrück) segnò la fine di questo sogno ma anche la fine di fatto del Sacro Romano Impero.

Infatti, i principati tedeschi passati al protestantesimo non solo rimasero ma ciascuno di loro poté avere una propria politica estera, come si suol dire, alla faccia dell’imperatore.

L’impero non recuperò più territori perduti ma divenne un’entità esistente sulla carta ma non di fatto.

Certo, la dinastia degli Asburgo aveva ancora il pieno controllo sulle terre direttamente governate da tale famiglia e sulla Boemia.

Inoltre, i territori asburgici erano rimasti cattolici e Praga non tornò più protestante.

Però, si trattò di una magra consolazione.

Così, svanì il sogno di emulare le gesta di Giulio Cesare, di Augusto, di Traiano, di Carlo Magno e di Ottone I che l’imperatore Ferdinando II aveva.

Il sogno svanì prima che il sognatore morisse.

L’impero esistette come pro-forma fino al 1806.

Nuove realtà emersero al suo interno.

Una di queste fu la Prussia, uno Stato nato nel 1525, quando il Gran Maestro dell’Ordine Teutonico Alberto di Hohenzollern si fece luterano e secolarizzò le terre dell’ordine, trasformandole in un ducato ereditario.

Quel ducato divenne un regno nel 1701 e si rafforzò, tanto da diventare un pericolo per la stessa monarchia asburgica.

Quello che accadde nel 1806, con la battaglia di Austerlitz, altro non fu che l’atto di morte di un impero che sarebbe dovuto essere figlio di Roma.

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