Il Santo Graal e la liturgia

Santo Graal

Tratto la storia del Santo Graal con uno stralcio della saga di Parsifal preso dal libro di Orazio Antoniazzi:

Gli angeli […] stavano uscendo dalla stanza: due tenevano in mano le candele, il terzo un drappo di sciamito rosso, il quarto una lancia che sanguinava così profusamente che le gocce cadevano in un contenitore che l’angelo teneva nell’altra mano.

I primi due posarono le candele sul tavolo, e il terzo appoggiò il drappo accanto al calice: il quarto teneva la lancia in alto sopra il calice in modo che vi si raccogliesse il sangue che scorreva lungo l’asta“.

Ho già trattato il tema in precedenza.

Tra l’altro, oggi è il giorno di Santa Maria Maddalena e non si può non parlare di Rennes Le Château.

Il noto paesino francese e Santa Maria Maddalena sono spesso coinvolti nelle storie del Santo Graal.

Trattando lo stralcio, si nota una certa affinità tra il Santo Graal e la liturgia cattolica e in quella ortodossa.

Infatti, nel cattolicesimo e nell’ortodossia, è riconosciuta non solo la presenza reale di Gesù nel pane ed il vino consacrati ma anche la transustanziazione, ossia la trasformazione in Corpo e Sangue di Cristo di questi ultimi.

Al contrario, il luteranesimo riconosce la presenza reale di Cristo ma disconosce la transustanziazione mentre le altre denominazioni protestanti disconoscono anche la presenza reale di Cristo.

L’anglicanesimo non ha una posizione univoca circa il tema.

Ora, la questione del Santo Graal ricalca proprio quella della liturgia.

Il cuore di una liturgia è proprio l’Eucaristia.

Per noi cattolici e per gli ortodossi, essa non è solo una rievocazione dell’ultima cena di Gesù ma è anche l’incontro mistico con quest’ultimo, visto che il pane e il vino consacrati sono il Corpo e il Sangue di Cristo stesso.

Stando alle leggende, il Santo Graal non fu solo il calice con il quale Gesù fece la sua ultima cena pasquale ma fu anche il calice che raccolse il suo sangue quando fu appeso alla croce e trafitto dalla lancia.

Forse, oggi, nella Chiesa cattolica si sta perdendo ciò che è la centralità dell’Eucaristia, in nome della liturgia della Parola.

Da cattolico, faccio questa amara constatazione.

Questo non può essere accettato perché significa porre fine di fatto al cattolicesimo con una sorta di protestantizzazione.

Il Santo Graal non ci deve fare dimenticare ciò che è la nostra realtà religiosa.

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