Si parla della scoperta dell‘esopianeta Kepler 452-b, un pianeta che sarebbe simile alla Terra, per condizioni climatiche e non solo.
Il pianeta Kepler 452-b orbita intorno ad una stella simile al nostro Sole e si trova nella costellazione del Cigno.
La stella si trova a 430 parsecs dalla Terra ed è più brillante del nostro Sole.
Dunque, il pianeta Kepler 452-b può essere un buon candidato ad ospitare la vita e noi terrestri?
La risposta è un’incognita ed è anche alquanto complessa.
In primo luogo, si dovranno verificare le condizioni dell’atmosfera del pianeta.
La nostra atmosfera è costituita da azoto (circa il 78%), ossigeno (circa il 21%) e da altri gas, tra i quali figurano l’anidride carbonica ed i gas nobili, come l’argon e l’elio.
Un’atmosfera con poco ossigeno, per esempio, non garantirebbe a noi la possibilità di sopravvivere su quel pianeta.
L’ossigeno è per noi fondamentale.
Esso viene prima dell’acqua e del cibo.
Un uomo può vivere senz’acqua per qualche giorno e senza cibo per una settimana.
Però, senza ossigeno, un uomo può vivere massimo per dieci minuti.
Dopo dieci minuti di anossia, si ha la morte cerebrale.
Senza ossigeno non ci possono essere processi metabolici importanti, come la respirazione cellulare.
In secondo luogo, si dovrà verificare sul pianeta gemello della Terra l’eventuale presenza di altri esseri viventi.
Per esempio, potrebbero esserci batteri in grado di causare infezioni mortali a noi terrestri, infezioni per le quali potrebbero non esserci delle cure.
Dunque, il tema è complesso.
Per questo motivo, serve prudenza.
Si dovranno fare tutti gli studi e questo comporterà l’impiego di risorse e di tempo.
Perciò, è bene evitare ogni sensazionalismo.