La Bibbia è ancora oggi uno dei libri più importanti della storia. Infatti, la Bibbia è un libro sacro ma è anche un libro con molte nozioni storiche.
Molto spesso, mi capita di criticare movimenti come quello dei testimoni di Geova.
Non lo faccio per odio o per cattiveria.
Lo faccio perché essi suppongono di essere i veri depositari della fede cristiana delle origini ma (in realtà) altro non sono che filiazioni di quel movimento religioso chiamato “protestantesimo”, movimento nato per opera di Martin Lutero nel 1517.
In primis, i testimoni di Geova dicono di avere la versione più pura della Bibbia.
In realtà, la versione della Bibbia dei testimoni di Geova si rifà alle traduzioni inglesi, come quella di William Tyndale.
Del resto, ho già scritto un articolo riguardo a ciò in precedenza.
Per esempio, Tyndale ( 6 ottobre 1494-6 settembre o 6 ottobre 1536) sostenne che Gesù Cristo non fosse Dio ma San Michele Arcangelo incarnato.
Inoltre, già ell’Età Antica ci furono altri movimenti che mettevano in dubbio la Trinità, come gli ariani, ma nel XVI secolo ci furono i veri movimenti antitrinitari che furono i precursori dei testimoni di Geova.
Penso, per esempio, a Lelio Socini (Siena, 29 gennaio 1525-14 maggio 1562).
Nativo di Siena, Socini propose una visione protestante radicale e antitrinitaria simile a quella dei testimoni di Geova.
I sociniani si diffusero nell’Europa dell’Est.
Anche il concetto di resurrezione dalla morte dei testimoni di Geova è simile a quello del protestantesimo.
Lo stesso Martin Lutero scrisse:
“Dormiremo fino a quando Cristo arriverà e busserà alla nostra tomba: “Dottor Martino, alzati!”. E subito mi alzerò e vivrò insieme a lui nella gioia eterna“,
I testimoni di Geova dicono la stessa cosa.
Anche il protestantesimo rifiuta la presenza di icone, dipinti e statue nei suoi luoghi di culto, esattamente come i testimoni di Geova.
Dunque, tra i testimoni di Geova e il protestantesimo ci sono molti tratti comuni.
Questo li smentisce quando dicono di rifarsi alla cristianità delle origini.