La chiesa di Thomas Stearns Eliot a Londra

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A Londra c’è un luogo di culto molto particolare ed interessante. Il luogo di culto in questione è la chiesa di San Magno Martire.

L’attuale chiesa che noi vediamo oggi fu realizzata da sir Christopher Wren (20 ottobre 1632-25 gennaio 1723) ma la realtà parrocchiale è molto più antica.

Dedicata a San Magno Martire, conte delle Orcadi che morì il 16 aprile 1118, la parrocchia visse tutti i travagli delle varie epoche e fu coinvolta nello Scisma anglicano del 1534 e nel successivo avvento del protestantesimo.

In quel periodo, fu sepolto nell’edificio sacro Miles Coverdale (1488-1569), il quale sostenne le idee protestanti e si adoperò nella traduzione della Bibbia in inglese.

La chiesa non fu risparmiata dal Grande Incendio di Londra del 1666 e fu ricostruita da Wren.

Nel XIX secolo, nacque un movimento dentro la Chiesa anglicana chiamato Movimento di Oxford, movimento che puntò a fare recuperare alla Chiesa inglese aspetti del cattolicesimo.

Nacque così l’anglo-cattolicesimo.

In verità, l’anglo-cattolicesimo non nacque come un tentativo di fare tornare gli anglicani in comunione col Papa.

Tuttavia, ci furono esponenti dell’anglo-cattolicesimo che si convertirono al cattolicesimo.

Due esempi furono i preti anglo-cattolici John Henry Newman (21 febbraio 1801-11 agosto 1890) e Edward Manning (15 luglio 1808-14 gennaio 1892).

Entrambi si convertirono al cattolicesimo e divennero cardinali, sebbene fossero su posizioni diverse.

Infatti, Manning fu ultramontanista e clericale mentre Newman non andò mai in polemica coi suoi ex-correligionari.

Per questo motivo, i rapporti tra Newman e Manning non furono sempre buoni.

Manning divenne arcivescovo di Westminster.

Tuttavia, quando Newman morì, Manning ne riconobbe la grandezza come filosofo e uomo di fede.

Ora, torniamo alla storia della chiesa di San Magno Martire.

Riguardo al santo titolare del luogo di culto, vi è questa versione presa dal sito ufficiale della parrocchia, tradotta in italiano:

L’identità del San Magno menzionato nella dedica della chiesa fu confermata dal vescovo di Londra solo nel 1926. In seguito a questa decisione il 16 aprile 1926 si tenne una festa patronale.

Nel XIII secolo il patronato fu attribuito a uno dei tanti santi con il nome di Magno che festeggiano insieme il 19 agosto, probabilmente san Magno di Anagni (vescovo e martire, ucciso nella persecuzione dell’imperatore Decio a metà del III secolo)

Tuttavia, all’inizio del XVIII secolo fu suggerito che la chiesa fosse “dedicata alla memoria di San Magno o Magne, che soffrì sotto l’imperatore Aureliano nel 276 [vedi San Mammes di Cesarea, festa 17 agosto], oppure altrimenti a una persona con quel nome, che fu il famoso Apostolo o Vescovo delle Orcades. 

Per il secolo successivo gli storici seguirono il suggerimento che la chiesa fosse dedicata alla santa romana di Cesarea. 

Il famoso archeologo danese Professor Jens Jacob Asmussen Worsaae (1821–85) promosse l’attribuzione a San Magno delle Orcadi durante la sua visita alle isole britanniche nel 1846-7, quando stava formulando il concetto di ‘Era Vichinga’, e una storia di Londra scritta nel 1901 concluse che “i danesi, durante la loro seconda invasione… aggiunsero almeno due chiese con nomi danesi, Olaf e Magnus”. 

Una guida alle chiese cittadine pubblicata nel 1917 riportava all’idea che San Magno fosse dedicato a un martire del terzo secolo, ma la scoperta delle reliquie di San Magno delle Orcadi nel 1919 rinnovò l’interesse per un mecenate scandinavo e questo collegamento fu incoraggiato dal Rettore arrivato nel 1921″.

La chiesa di San Magno divenne un luogo importante per l’anglocattolicesimo a partire dalla metà del XX secolo.

In quel tempo, fu parroco di quella parrocchia un certo padre Fynes-Clinton, un prete anglicano di idee anglocattoliche.

Questi riordinò la chiesa, dandole la parvenza attuale di uno dei luoghi di culto cattolici.

Nell’edificio si vedono statue e candele esattamente come in una chiesa cattolica.

C’è anche una copia della statua di Nostra Signora di Walsingham.

Anche la messa è simile a quelle cattoliche.

Addirittura, si usano paramenti simili a quelli precedenti al Concilio Vaticano II.

La chiesa di San Magno è legata ad un grande uomo della letteratura: il poeta Thomas Stearns Eliot (26 settembre 1888-4 gennaio 1965).

Americano naturalizzato britannico, Thomas Stearns Eliot si convertì all’anglo-cattolicesimo  e menzionò la chiesa di San Magno nella sua opera intitolata “La terra desolata”.

Dunque, quella chiesa non è solo luogo di culto ma è anche luogo di cultura.

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