Le fobie, una realtà con le quali non si deve scherzare

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Quando si parla di fobie, si parla di una cosa seria, una cosa che non deve essere assolutamente sottovalutata né trattata con leggerezza.

Giusto ieri, stavo parlando col mio amico Morris Sonnino del conflitto tra Israele e Hamas e avevo in mano le carte della mia visita di leva.

Si parlava, infatti, di soldati e di cose militari.

Per la cronaca, io feci la visita di leva a Brescia nel 1998, essendo io del 1980.

Mi ricordo il primo giorno che fu il 6 aprile 1998.

Venni mandato a Milano, all’Ospedale Militare “Baggio”, e poi fui fatto rivedibile all’anno successivo.

Nel 1999, andai di nuovo a Brescia, rifeci la visita e fui riformato.

Uno dei motivi della riforma fu proprio la nevrosi fobica.

Io soffro di fobie da anni.

Quindi, in caso di guerra, non potrei nemmeno combattere.

Molto spesso, le persone con disturbi fobici sono derise e trattate con superficialità.

Una cosa del genere è capitata anche a me.

A volte, le persone con disturbi fobici sono viste come “malate”.

Questo è veramente triste.

Penso che sia il caso di mettersi nei panni degli altri e anche di chi soffre di fobie.

Una persona soffre perché ha un disagio.

I disagi interiori possono essere veramente terribili.

Per esempio, le persone fobiche, come me, hanno un’autostima bassa.

Ciò può avvenire perché in passato una persona in queste condizioni può avere subito episodi che hanno distrutto la sua autostima.

A me capitò questo.

Allora, anziché deridere una persona che è in difficoltà a causa del panico, non sarebbe il caso di provare a mettersi nei suoi panni?

Dunque, la questione delle fobie non può essere presa alla leggera.

Deridere una persona con delle fobie e liquidarla come “cacasotto” o “pusillanime” non è corretto.

Inoltre, anche i grandi personaggi avevano le loro fobie.

Mi viene in mente il cardinale inglese Thomas Wolsey (1471-29 novembre 1530) che ebbe il terrore dei ragni e in particolare della Tegenaria parietina, ragno che fa scatenare il terrore anche in me.

Ovviamente, invito tutti a comprare il mio ebook intitolato “I demoni nella mente: le fobie”, sperando di aiutare a capire certe cose.

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