La Chiesa in uno Stato di crisi e un mio disagio

Chiesa

Da cattolico praticante, devo confessare un mio disagio verso l’attuale situazione nella quale versa la Chiesa.

Riporto questo stralcio di un articolo scritto su “La Nuova Bussola Quotidiana” da Tommaso Scandroglio, articolo intitolato “Da Abu Dhabi a Tucho: certe “aperture” costano anime“:

La Dichiarazione Fiducia supplicans è quasi certamente il documento peggiore, sotto il profilo della fede e della morale, prodotto sotto l’attuale pontificato e quindi di tutti i pontificati precedenti. È dunque il pronunciamento peggiore di tutta la storia della Chiesa. Questo perché legittima espressamente  e formalmente, scegliendo di avvalersi di una Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede, le relazioni omosessuali – e quindi l’omosessualità – e le relazioni sessuali extramatrimoniali – e quindi la fornicazione e l’adulterio.

In lizza per il primo posto c’era anche il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune  di Abu Dhabi del 4 febbraio 2019 sempre firmato da Papa Francesco. In questa dichiarazione firmata anche dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb potevamo leggere: «Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani». Tralasciamo la questione della diversità linguistica (in Genesi 11, 1-9, dove si narra la vicenda della Torre di Babele, è Dio che punisce gli uomini con il pluralismo linguistico e quindi con l’incomunicabilità, dato che fino ad allora la lingua di tutti gli uomini era una sola) e soffermiamoci sulla diversità di religione.

Secondo il Papa è volontà di Dio che esistano diverse religioni. L’affermazione è contraddittoria e non serve essere credenti per capirlo. Facciamo un solo esempio tra i milioni che si potrebbero fare: secondo la dichiarazione Dio vuole che Gesù sia Dio per i cristiani e solo un profeta per i musulmani. Ma qui sta l’inciampo: o l’una di affermazione è vera e l’altra falsa oppure l’inverso, perché entrambe le affermazioni non possono essere vere. Ma nel documento si dice invece che ogni religione è vera dato che viene da Dio: così dicendo si finisce per entrare in contraddizione. E Dio dato che è perfetto non può cadere in contraddizione. Dunque non solo si nega che la religione cattolica sia l’unica ad essere vera, ma si articola un’argomentazione incoerente.

La Dichiarazione Fiducia supplicans ci pare che superi per gravità la dichiarazione di Abu Dhabi. Quest’ultima erra su un aspetto apicale: uno è Dio e una è la vera religione. È un errore teoretico di immensa portata e fondamentale sotto il profilo teologico. Fiducia supplicans erra su un aspetto morale gravissimo. Il primo errore è peggiore sotto l’aspetto veritativo dato che coinvolge Dio, il secondo però e a conti fatti è ancora più grave perché interessa le condotte, la morale e dunque la salvezza eterna. Pochi si danneranno per la prima, molti di più per la seconda. Non solo: la dichiarazione di Abu Dhabi avrà un effetto sociale meno incidente rispetto a Fiducia supplicans.

Infatti il Magistero ordinario ha benedetto, da una parte, i rapporti extramatrimoniali. I vescovi e sacerdoti potranno dunque insegnare che i rapporti sessuali fuori dal matrimonio sono leciti, parimenti l’adulterio. In merito a quest’ultimo aspetto sarà inutile affermare che l’adulterio rimane peccato dato che ferisce la fedeltà. L’obiezione potrà essere superata, seppur in modo fallace, facendo ricorso al consenso del coniuge tradito. Se questi è consenziente, la fedeltà potrà non essere più un problema. Situazione tipica di alcune coppie cosiddette aperte e dei coniugi separati-divorziati. Va da sé che il consenso del coniuge tradito non cancella l’obbligo di fedeltà.”.

In queste parole c’è tutto il mio disagio verso l’attuale situazione della Chiesa, la quale ha abbracciato il relativismo e ha danneggiato la sua stessa immagine.

Prendiamo, per esempio, la questione del rapporto tra Cristianesimo ed Islam.

Il Cristianesimo dice che Gesù Cristo è Figlio di Dio.

L’Islam dice che Gesù è un profeta.

Le due cose insieme non possono stare senza rischiare di fare del sincretismo.

Dunque, o mentiamo noi cristiani, che affermiamo che Gesù è il Figlio di Dio o mentono i musulmani, i quali definiscono la stessa figura un profeta.

Sulla questione dell’omosessualità è stato fatto un pasticcio.

Coloro che sostengono il documento sinodale “Fiducia supplicans” dicono che ciò non sia preludio di matrimonio omosessuale in chiesa.

La realtà è ben diversa.

Nella Bibbia si parla di maschi e femmine e il libro del Levitico non parla certo bene di altri tipi di relazione.

Sia chiaro, non voglio certo istigare all’odio contro gli omosessuali.

Non ho nulla contro di loro e loro non sono certo esclusi dalla Chiesa.

Però, benedire le coppie formate dallo stesso sesso equivale di fatto ad un riconoscimento di queste ultime.

Questo rischia di aprire la strada anche al matrimonio vero e proprio.

Benedire le coppie omosessuali significa fare cadere di fatto anche il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Lo stesso discorso vale anche per le relazioni extraconiugali.

Di fatto, si rischia di togliere il carattere sacramentale al matrimonio, come avviene già nelle Chiese protestanti.

Le Chiese protestanti non riconoscono il matrimonio come sacramento.

Per i protestanti, i sacramenti sono solo due: Battesimo e Eucaristia.

Inoltre, riguardo all’Eucarestia, i protestanti negano la transustanziazione e una parte di essi negano anche la presenza reale di Cristo nel pane e nel vino consacrati.

Dunque, i protestanti ammettono anche la possibilità di divorziare.

Questo è un problema molto serio perché per il cattolicesimo che conosciamo noi (al quale anch’io sono fedele) sostiene che i sacramenti istituiti da Gesù sono sette: il Battesimo, la Confessione, l’Eucarestia, la Cresima, l’Ordine Sacro, il Matrimonio e l’Unzione degli Infermi.

Quello che sta accadendo nella Chiesa cattolica è già accaduto in certe realtà, come le Chiese protestanti dell’Europa del Nord, come la Chiesa luterana di Svezia e quella anglicana.

I risultati sono stati disastrosi.

Si è creata una vera e propria emorragia di fedeli.

Le Chiese protestanti dei Paesi nordeuropei non hanno attratto nuovi fedeli e hanno fatto scappare quelli che avevano.

Una Chiesa che parla come il mondo non attira nessuno.

Anzi, fa dire ad una persona: “Che differenza ci può essere tra l’essere cristiano e non?“.

Tra l’altro, non mi pare che la Santa Sede abbia detto qualcosa riguardo alle varie forme di blasfemia che ci sono state in questi giorni.

Penso ai presepi con due Madonne.

Non dimentichiamo il cardinale Matteo Maria Zuppi, il quali ha detto che il Vangelo non è un distillato di verità.

La nostra cara Chiesa cattolica non commetta l’errore di cedere di fronte al relativismo.

Già si vedono numerose chiese vuote, per assenza di preti e di fedeli.

Vogliamo arrivare ad una scristianizzazione totale?

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