Menzione al premio letterario Cesarin der Viviani

Ragazzi, vi comunico di avere ricevuto una menzione speciale al premio letterario Cesarin der Viviani, con questa mia poesia:

EPIPHANIAE HISTORIA

Comu camora eni, historiam cuntu:

Tri funu accussì li Re,

Melchior, Caspar et Balthasar,

et pì lu Carusu Iesum strata…

a ‘na vicchiaredda ci dumannaru…

sed chidda mali rispunnìu…

comu ‘na strica accussì tinta…

sed poscia poenintentiam si mittìu…

et tinta cchiù nun fu idda...

et etiam cum iddi si ‘nnìu…

et ad ogni carusu prisenti purtau“.

ISTORIA DE L’EPIFANIA

Com’è ora, l’istoria narro:

Tre furon sì i Re,

Melchiorre, Gaspare e Baldassarre,

e per l’Infante Gesù la strada…

ad una vecchiarella domandaron…

ma quella mal rispose…

come una strega sì mala…

ma poscia in penitenza si mise…

e mala più non fu ella…

e anco con essi se ne andò…

e ad ogni infante ‘l presente portò“.

Questa è la poesia che ha ricevuto la menzione al succitato premio che si è tenuto a Lucca.

Il tema della poesia è quello dell’Epifania.

Il fatto che le mie poesie siano menzionate mi rende felice.

Per me, è già una vittoria.

Ora, faccio una breve riflessione in generale.

Nella mia vita, ho partecipato a vari concorsi e rassegne.

Sto notando sempre di più che le opere che vincono sono quelle che tendono a toccare temi pregnanti secondo una certa ideologia.

Così, si premia, per esempio, la poesia che tocca il tema del riscaldamento globale piuttosto che il tema dell’immigrazione o quello del gender, sempre secondo un certo clichet ideologico e a prescindere dallo stile e da ciò che realmente trasmette.

Per esempio, in altro un premio letterario, mi è capitato di leggere un elaborato con la “x” al posto di “per” e tale elaborato è stato premiato.

Questo è inaccettabile.

Ora, in un premio letterario certe cose non dovrebbero essere ammesse.

Perché quell’elaborato è stato premiato?

Quell’elaborato è stato premiato per una ragione ideologica o perché l’autore è legato a qualche realtà associativa importante e (magari) anche di una certa ideologia.

Io sono uno di quelli che sostengono che un’opera debba essere valutata per l’organicità e chiarezza espositiva, per la forma e per il contenuto.

Certamente, una poesia esprime un pensiero ma il giudizio deve essere basato non sulla convinzione di chi giudica ma su ciò che quella poesia trasmette.

Per esempio, una poesia deve anche avere una certa musicalità.

Sia chiaro, la mia non è una polemica (e non è un attacco contro nessuno in particolare) ma è una riflessione generale che è condivisa anche da amici che con me condividono la passione per la poesia.

Il rischio è che succeda ciò che succede al Festival di Sanremo.

Comunque, apprezzo la menzione come atto di riconoscimento.

Questo mi rende orgoglioso.

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