San Tommaso Becket, un eroe del Medioevo

San Tommaso Becket

Oggi, si celebra la memoria di San Tommaso Becket (21 dicembre 1118-29 dicembre 1170), cancelliere del Regno d’Inghilterra dal 1154 alla morte.

Nel 1162, egli divenne anche arcivescovo di Canterbury.

San Tommaso Becket fu ucciso nella cattedrale di Canterbury da degli sgherri del sovrano dell’epoca, re Enrico II Plantageneto.

Fu canonizzato dalla Chiesa tre anni dopo la morte.

Nel 1538, con lo Scisma anglicano, re Enrico VIII fece distruggere la sua tomba.

San Tommaso Becket rappresenta quella Chiesa che si oppone a certe dinamiche del potere politico.

Egli si oppose ai tentativi egemonici di re Enrico II.

Quest’ultimo arrivò a propiziare la morte dell’arcivescovo.

Per una triste ironia della sorte, un altro re di nome Enrico, re Enrico VIII, fece profanare e spaccare la tomba del santo.

Evidentemente, re Enrico VIII conosceva il santo.

Ricordo che egli ebbe una formazione teologica ottima, essendo stato destinato alla carriera ecclesiastica, prima della morte del fratello Arturo.

Enrico, infatti, non sarebbe mai diventato re se Arturo non fosse morto.

Dunque, sapeva anche che il santo prelato in questione rappresentava un simbolo contro la volontà di egemonia del monarca

Re Enrico VIII, invece, volle avere un potere assoluto, esattamente come il suo predecessore ed omonimo dei Plantageneti.

Ricordo che il monarca cinquecentesco fu il primo re inglese a farsi chiamare “Maestà” e non “Sire”.

Dunque, la volontà di Enrico (l’ottavo) fu quella di sottomettere lo Stato e la Chiesa d’Inghilterra.

Non a caso, il mio libro dedicato a lui è intitolato “Il tiranno Enrico“.

Un personaggio come San Tommaso Becket era scomodo anche da morto per un personaggio come il re Tudor.

Infatti, come ho scritto prima, il santo era un simbolo.

Dunque, in tale profanazione, ci fu un movente religioso, dato che in quel periodo fu forte l’influenza del protestante Thomas Cromwell, ma ci fu anche un movente politico.

Questo dimostra che in passato la Chiesa fu il focus di un certo dissenso rispetto alla politica.

Forse, qualcuno che sta in Vaticano dovrebbe ricordare ciò.

Oggi, una candela posta sul pavimento cattedrale di Canterbury ricorda il luogo in cui era sepolto San Tommaso Becket.

Tuttavia, la profanazione della sua tomba resta una ferita che ancora sanguina.

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