La dialettica degli umanisti che manca oggi

dialettica

Fatemelo dire: al giorno d’oggi manca completamente quella dialettica che era tipica degli umanisti del XV secolo.

Oggi, la dialettica manca e ci sono pensieri che si presentano come totalizzanti e totalitari.

Questo è veramente spaventoso.

Questo mondo di oggi non ammette il confronto.

L’articolo che sto scrivendo mi è venuto in mente dopo una discussione su un mio post che recitava: “Le persone che seminano zizzania raccoglieranno merda”.

Il post è menzionato in un precedente articolo.

Qualcuno l’ha ritenuto offensivo ma il mio intento era un altro ed era riferito anche alle mie esperienze.

Purtroppo, oggi, non si riesce a comunicare.

Si è centrati su sé stessi.

Io, invece, cerco sempre di rapportarmi con gli altri usando la dialettica.

Faccio degli esempi.

Una persona di fede ebraica si approccia a me contestando la mia religione.

Io le rispondo facendole notare che abbiamo lo stesso Dio, che Gesù Cristo era ebreo e che anche nei nostri riti cattolici vi è un legame con la tradizione in cui nostro Signore crebbe e che quindi ho il massimo rispetto per la sua religione.

Penso alla nostra Eucaristia, la quale, oltre ad essere un sacramento, è anche una rievocazione della cena pasquale ebraica.

Se non ci fosse stato l’Ebraismo non sarebbe esistito manco il Cristianesimo, pur con le differenze che ci sono oggi tra le due religioni.

Una persona di fede cristiana protestante mi attacca accusando noi cattolici delle morti causate dall’Inquisizione.

Io le potrei rispondere ricordando che anche i protestanti perseguitavano i dissidenti, tanto cattolici quanto di altre Chiese nate dalla Riforma.

Penso a Michele Serveto, il quale fu arso vivo a Ginevra per volere di Giovanni Calvino nel 1553.

Michele Serveto fu un protestante che fu messo al rogo da altri protestanti.

Del resto, il maggiore numero di processi e di esecuzioni per stregoneria si verificò nei Paesi protestanti, ove certe ossessioni sataniche furono maggiormente sentite.

Per contro, ci furono anche grandi umanisti protestanti che cercarono un dialogo con noi cattolici.

Penso a Ugo Grozio (Hugo Grotius o Hugo de Groot, 1583-1645).

Un musulmano contesta a me alcune cose fatte dai miei correligionari nel passato.

Io potrei rispondergli che anche i musulmani fecero cose non belle a noi cristiani e che anche dei grandi dotti di fede islamica, come Avicenna e Averroè, furono perseguitati in ambito islamico.

Le opere di Avicenna e Averroè furono lette e studiate in Occidente.

Una persona pro vaccino anti-Covid potrebbe dirmi: “Non hai le prove del fatto che il vaccino ti abbia procurato i danni alla gamba“.

Io potrei risponderle dicendole che non ha le prove del contrario e potrei farle notare che i miei problemi sono iniziati dopo la seconda dose.

Purtroppo, come ho scritto prima, manca completamente la dialettica degli umanisti.

Penso al cardinale bizantino Basilio Bessarione (1403-1472).

Bessarione fu un cardinale bizantino, un uomo di provata fede cristiana.

Eppure, egli portò con sé il filosofo Giorgio Gemisto Pletone (1355-1453), il quale fu uno dei padri del neoplatonismo.

Manca il concetto di dialettica.

Oggi, si presenta ad un pubblico poco avvezzo alla ricerca e allo studio una teoria e quella teoria diventa “dogma”.

Si è visto con il Covid e col vaccino e si sta vedendo ora con la questione del clima.

Sfruttando anche l’ignoranza del popolo, ogni tentativo di dialogo è stato stroncato e da lì sono venute fuori cose cattive, come lo scontro tra vaccinati e non vaccinati.

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