Questa è la mia poesia scritta in maccheronico-siciliano e in italiano che è intitolata “Satan maledictus”, ossia “Satana maledetto”:
SATAN MALEDICTUS
“Papé Satan,
Papé Satan aleppe“.
Papé Satan “.
Patri peccati eni…
tintu accussì et tintaturi…
Dei nimicu, Satan…
sed maledictus sulu nun eni…
pirchì iddu teni tintu homo…
ca zizaniam metti et cacam cogghi…
comu iddu castiau sempri.
SATANA MALEDETTO
“Papé Satan,
Papé Satan aleppe“.
Padre de ‘l peccato è…
malo così e tentator…
d’Iddio inimico, Satana,
ma maledetto solo non è…
perché egli tien l’omo malo…
che zizzania mette e feccia coglie…
com’è egli castigato sempre.
Questa poesia si ricollega ad un precedente articolo intitolato “Il diavolo è anche tra noi“.
L’ho introdotta usando il celeberrimo verso del grande Dante Alighieri, quello che recita: “Papé Satan, Papé Satan aleppe“.
Egli usò questa espressione all’inizio del Canto VII dell’Inferno della sua Divina Commedia.
L’espressione è misteriosa ma io ho voluto prendere per il buono il fatto che Dante e Virgilio siano entrati in quel mondo legato al Maligno.
La poesia mi è stata ispirata anche da un mio post pubblicato su WhatsApp (come stato) che recita: “Chi semina zizzania raccoglierà merda“.
Il post compare anche su Instagram e su Facebook.
Guarda caso, le parole sono presenti anche nella poesia.
Fare del male non porta nulla di buono.
Ora, esiste Satana, il diavolo, colui che vuole portare la rovina, ma ci sono anche persone che agiscono come lui, mettendo discordia tra le persone.
Chi mette in giro pettegolezzi contro altri non è diverso da Satana, come non è diverso da Satana chi crea discordia tra le persone.
Anzi, fa esattamente ciò che Satana fa.
Mi ricordo dell’opera di Gioacchino Rossini che è intitolata “Il barbiere di Siviglia“, nel passo che recita: “La calunnia è un venticello”.
La calunnia è un venticello che porta una tempesta.
Del resto, Satana è il diavolo.
Il termine “diavolo” deriva dal greco “diaballein”, ossia, “colui che divide”.
Coloro che calunniano e mettono discordia sono come Satana ma sappiano che ognuno dovrà rendere conto delle proprie azioni e che tutto quello che si è fatto ci si ritroverà.
A buon intenditore…vanno poche parole.