La poesia e i concorsi truffa

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Ho già scritto qualche articolo sulla poesia e i concorsi di tale forma d’arte letteraria e l’ho fatto in maniera abbastanza piccata.

Ora, immaginate un poeta che scrive la sua poesia, la invia ad un concorso gratuito, per partecipare ad esso, ma poi si vede arrivare un’email nella quale gli si fa sapere che deve comprare delle copie dell’antologia, come se ciò fosse vincolante ai fini del premio.

Magari, viene fatta una sorta di vanity press sul poeta, per indurlo a firmare ciò che di fatto è un contratto.

Inoltre, ci sono quelli che mandano le email che riguardano l’antologia a tutti coloro che partecipano al concorso.

Magari, anche un poeta che scrive poesie mediocri (per non parlare di tiritere scontate) si vede arrivare un’email simile e gli viene fatto credere di essere bravo.

Questo è molto grave.

Infatti, questo modo di fare ha un che di truffaldino.

Un articolo sul sito “Music Markenting Money” spiega quella che è la questione dei concorsi truffa.

Ne riporto questo stralcio:

Non ci sono modi difficili e veloci per capire se un concorso è falso. Alcuni organizzatori di gare sono molto abili nel promuovere la loro menzogna. Assicurati di leggere e comprendere appieno i termini e le condizioni di un concorso prima di partecipare. Di seguito sono riportati alcuni degli indicatori più comuni che il concorso è una truffa.

  1. Perdi la proprietà del tuo lavoro entrando. Alcuni concorsi rivendicano tutti i diritti di pubblicazione futuri anche se la tua partecipazione non è vincente.
  2. Non c’è altro premio che una copia gratuita di un’antologia “speciale”. Essere pubblicato in un libro non riconosciuto non ti darà prestigio agli occhi degli editori autentici.
  3. I giudici della competizione sono anonimi. I vincitori potrebbero essere scelti a caso. I veri concorsi nomineranno i loro giudici.
  4. Sei sotto pressione per acquistare più copie dell’antologia contenente la tua poesia “premiata” pubblicata. Questi libri sono una forma di pubblicazione vanitosa. Potrebbe costarti meno auto-pubblicare il tuo“.

Dunque, quando vi capita un bando di un concorso di poesia, leggetelo bene.

La truffa è dietro l’angolo.

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