La sala dei Giganti e re Enrico VIII

sala dei Giganti

La sala dei Giganti di Palazzo Te, nota dimora storica dei Gonzaga che si trova a Mantova, è uno dei migliori esempi di arte rinascimentale.

Gli affreschi della sala dei Giganti risalgono ad un periodo compreso tra il 1533 e il 1536, il periodo dello Scisma anglicano.

Concepita dal pittore Giulio Romano, l’affresco fu un’apologia dell’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V da parte del duca di Mantova Federico II Gonzaga.

L’imperatore era in guerra con i principi luterani tedeschi, i quali erano organizzati nella Lega di Smalcalda.

L’affresco celebrò la vittoria imperiale sui principi luterani.

Ora, faccio una riflessione.

Mentre il Papato e il Sacro Romano Impero erano concentrati sulla situazione del continente europeo, l’Inghilterra si stava staccando da Roma.

Del resto, anche lo stesso Papa Clemente VII commise un errore fatale.

Si sottovalutò l’evolversi della situazione in Inghilterra.

Infatti, si diede per scontata la lealtà di re Enrico VIII alla Chiesa cattolica.

Purtroppo, il re inglese non si mostrò leale.

Oramai preso da Anna Bolena, re Enrico VIII arrivò ad anteporre i suoi bisogni personali al bene della Chiesa e del suo popolo.

Gli affreschi della sala dei Giganti di Palazzo Te celebrarono una vittoria in continente ma nascosero il disastro in Inghilterra.

Il disastro non fu solo per la Chiesa cattolica ma anche per il popolo inglese, il quale passò decenni di lotte e di inquietudini religiose.

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