L’anglicanesimo sotto re Enrico VIII

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Durante il regno di re Enrico VIII, nacque l’anglicanesimo con lo scisma del 1534, uno scisma che, nelle intenzioni del sovrano, sarebbe dovuto essere solo una separazione.

In realtà, vi erano già delle inquietudini dogmatiche, delle quali ho già scritto qualcosa in passato.

Re Enrico VIII voleva l’uniformità religiosa e dapprima sembrava incline ad un blando compromesso coi luterani.

Poi, nel 1539, tornò sui suoi passi e coi Sei Articoli ribadì i dogmi cattolici nell’anglicanesimo.

Tuttavia, le questioni di fede divennero personali.

Ci furono chierici e laici oramai inclini al luteranesimo ed altri che difendevano la Tradizione cattolica.

Tra questi ultimi, ci furono quelli che approvarono la politica del re, forse per timore, e che erano disposti ad unirsi alla Chiesa ortodossa, creando le condizioni per un’ortodossia di rito occidentale.

Questi personaggi si riconciliarono col Papa durante il regno di re Edoardo VI.

Anche molti luterani, come l’arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer, dovettero avere un atteggiamento nicodemitico.

Il rischio di ritrovarsi con la testa mozzata e issata su un palo o di essere bruciati vivi era alto.

Personaggi come i cattolici Giovanni Fisher e Tommaso Moro e la luterana Anne Askew sperimentarono simili trattamenti.

Per capire qualcosa riguardo alla situazione basterebbe leggere anche solo i miei ebook intitolati “Il tiranno Enrico” e “Il totalitarismo inglese del XVI secolo“.

Vi era un clima di terrore.

Dunque, l’anglicanesimo divenne un po’ una fede di copertura.

I luterani dovettero accettare i Sei Articoli e i cattolici dovettero accettare la supremazia regia.

Però, di fatto, la fede nel privato andò in base alle convinzioni personali.

Pubblicamente si partecipava alle liturgie anglicane ma in privato si negava la transustanziazione o si pregava per il Papa.

Questa situazione rimase fino al 28 gennaio 1547, anno in cui il re morì.

Poi, ci furono l’avvento del protestantesimo sotto re Edoardo VI e la restaurazione cattolica sotto la regina Maria I.

L’anglicanesimo assunse la fisionomia attuale solo durante il regno della regina Elisabetta I.

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