Le spie di Hampton Court Palace

spie

Ancora oggi, le spie di re Enrico VIII guardano le persone nel Palazzo di Hampton Court, una delle più note residenze reali del Regno Unito.

Il Palazzo di Hampton Court fu voluto dal cardinale Thomas Wolsey (1471-29 novembre 1530).

Fu una residenza magnifica, una residenza degna di un re.

Quando il cardinale cadde in disgrazia agli occhi di re Enrico VIII, il maestoso palazzo fu dato a quest’ultimo.

Il cardinale gli cedette il palazzo nel tentativo di restare nelle sue grazie.

Purtroppo, questo tentativo non riuscì e il cardinale Wolsey fu accusato (ingiustamente) di praemunire.

Morì a Leicester il 29 novembre 1530, durante il viaggio da York (città nella quale operava come arcivescovo) a Londra.

Re Enrico VIII fece del palazzo una sua residenza.

Riguardo al sovrano (28 giugno 1491-28 gennaio 1547), ho già scritto molto.

Penso agli ebook intitolati “Il tiranno Enrico“, “Il totalitarismo inglese del XVI secolo” e “L’Inferno delle fobie“.

Re Enrico VIII era un paranoico.

Temeva di essere rovesciato e ucciso.

Non esitava a mandare al patibolo coloro che (nella sua testa) erano dei potenziali traditori.

Si avvaleva di spie che potessero riferirgli ciò che i cortigiani dicevano tra loro in sua assenza.

Tuttavia, le spie di Hampton Court Palace sono ancora presenti.

La foto qui sopra è quella della Sala Grande del palazzo.

Essa è fu aggiunta proprio da re Enrico VIII.

Il soffitto ligneo della Sala Grande è un esempio di stile Tudor.

Tuttavia, ci sono dei particolari interessanti.

Ai lati del soffitto ci sono delle teste scolpite che sembrano osservare dall’alto le persone presenti nella sala.

Queste sculture sono chiamate “spie”.

Il messaggio alla gente dell’epoca di re Enrico VIII fu chiaro: “Il re ha occhi e orecchi dappertutto. State attenti a quello che dite“.

Del resto, il rischio di trovarsi bruciati vivi o con la testa staccata dal corpo era alto.

Dunque, i cortigiani stavano molto attenti a ciò dicevano.

/ 5
Grazie per aver votato!