Le tempeste di fulmini

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Questi ultimi giorni saranno ricordati per le tempeste di fulmini che ci sono state di giorno e di notte e per le piogge intense.

La foto qui sopra è quella di uno screenshot di un video da me girato qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova, e pubblicato su YouTube.

I fulmini si sono visti.

Certamente, ci sono stati anche fenomeni molto grave.

Per esempio, ci sono state le esondazioni del Lago di Como e del Seveso.

Quest’ultimo ha allagato Milano.

Comunque, le tempeste di fulmini sono state molto spettacolari ed inquietanti.

Evidentemente, vi è stato un CAPE oltre i 1000 J/Kg.

Dunque, erano presenti molta umidità, molta instabilità e dell’aria calda.

Queste sono le condizioni per la formazione dei temporali.

I fulmini si formano con l’energia elettrostatica presente nella nuvola temporalesca, il cumulo-nembo.

Questa energia si forma con l’attrito tra le particelle d’acqua ghiacciata e il pulviscolo atmosferico.

I fulmini abbondano laddove vi è maggiore turbolenza e di conseguenza vi è anche maggiore attrito tra le particelle prima citate.

Tra l’altro, ciò è riportato anche nel mio libro intitolato “Temporali, un mondo da scoprire“.

Dunque, più forti sono le correnti ascensionali, più forte è l’attrito tra le particelle e più forte è l’attrito tra le particelle e maggiore è la possibilità di avere delle tempeste di fulmini.

I temporali che hanno maggiori possibilità di generare le tempeste di fulmini sono i sistemi convettivi a mesoscala.

Come ho scritto anche nel mio libro, i sistemi convettivi a mesoscala sono temporali multicellulari di grandi dimensioni.

Sono caratterizzati da venti forti, piogge intense e abbondanti fenomeni elettrici.

Sono i classici temporali che possono tenere sveglia una persona per tutta la notte.

Ricordo un sistema convettivo a mesoscala nel quale mi imbattei nel 2005, durante un viaggio per l’Abruzzo.

Era di notte e da Roncoferraro a Imola era una continua tempesta di fulmini.

La distanza tra Roncoferraro e Imola è di circa 156 Km.

Faceva impressione vedere i fulmini zigzagare sul santuario della Madonna di San Luca, noto luogo di culto di Bologna.

In alcuni casi, questi temporali possono nascondere anche delle supercelle.

Anche il temporale che ho visto ieri sera è stato proprio un sistema convettivo a mesoscala.

Le caratteristiche coincidevano tutte con quelle di quel tipo temporale.

Penso che se ne possano vedere altri.

Secondo la mitologia greca, i fulmini sono attributi di Zeus.

Tra l’altro, la divinità era legata alla luce.

Comunque, a prescindere da tutto, i fulmini destano sempre fascino e timore.

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