Queste sono le parole inerenti all’eresia di Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), le parole tratte dallo scritto intitolato “America”:
“Un’eresia è sempre una mezza verità trasformata in un’intera falsità“.
Gilbert Keith Chesterton era uno scrittore inglese.
Egli rappresentò una fase critica per il Regno Unito.
Di famiglia originariamente anglicana ma convertita all’unitarianesimo, Chesterton divenne cattolico, dopo un periodo tormentato nel quale si diede anche allo spiritismo.
Dal 1922, lo scrittore divenne uno dei maggiori esponenti del cattolicesimo britannico.
Ora, voglio trattare l’eresia da un punto di vista più laico, partendo dalle parole di Chesterton.
Fondamentalmente, per Chesterton, l’eresia è una menzogna.
Ora, tratto l’argomento anche in chiave laica.
Una menzogna ha in sé una parte di verità.
Qualsiasi menzogna, di carattere politico, religioso o di qualsiasi altro carattere, ha bisogno di una parte di verità, per poter essere sostenuta e portata avanti.
Prendiamo, per esempio, un tema attuale: il riscaldamento globale.
Un certo pensiero di oggi imputa il riscaldamento globale all’inquinamento da CO2.
Questo pensiero è mendace.
Il riscaldamento globale c’è come c’è l’inquinamento da CO2 e non solo.
Questa è la parte di verità della menzogna.
Però, non ci sono prove di correlazione tra le due cose.
Parlare di correlazione tra clima e emissioni di CO2 è puramente falso.
Quella parte falsa rende mendace l’intero discorso inerente al clima.
Ho fatto l’esempio del clima ma posso fare anche altri esempi.
Dunque, stando allo stesso metro pensiero di Chesterton, dire che il clima sia correlato alle emissioni di CO2 è propugnare un discorso eretico.
Questo ci deve fare pensare che tutte le bugie più durature abbiano bisogno di una parte di verità e ci deve far riflettere a lungo.
Una bugia deve essere studiata fino in fondo, prima di essere propugnata.
Non deve essere qualcosa di campato per aria.
Solo così, essa potrà durare a lungo.