L’olivo che parla

olivo

Nel cuore della Toscana, precisamente in Provincia di Grosseto, vi è un caso particolare di un olivo “sospeso” che “parla”.

Il fatto è riportato su “La Verità“.

Ringrazio l’amico Morris Sonnino di questa segnalazione.

A Seggiano, un Comune della Provincia di Grosseto, vi è il caso di un olivo molto particolare.

L’albero si trovava sul Monte Amiata.

Uno smottamento l’ha sradicato.

Quindi, l’albero è stato messo in una cisterna del XIX secolo.

L’olivo sopravvive ancora e produce olive ancora oggi.

Il caso è finito agli occhi del dottor Stefano Mancuso, direttore del laboratorio internazionale di neurologia vegetale dell’Università di Firenze.

Egli ha deciso di condurre un esperimento sull’albero per monitorarne gli impulsi.

Sono stati messi dei sensori sulla pianta.

Ebbene, si è scoperto che l’albero dà degli impulsi dovuti allo scorrere della linfa.

Quindi, sembra che esso trasmetta delle emozioni.

Mi capitò, di vedere un esperimento simile, qui in Provincia di Mantova.

Era la primavera del 2007 e fui invitato ad un evento nel quale furono declamate le poesie.

Tra le poesie declamate ce ne fu anche una scritta da me.

L’evento si tenne nella zona della Chiavica del Moro, una zona umida del Parco del Mincio, tra i Comuni di Mantova e di Roncoferraro.

Nello stesso evento, si fece un esperimento uguale a descritto nell’articolo su alcuni alberi della zona.

I sensori captavano lo scorrere della linfa e la macchina ad essi collegata trasformava ciò in suono.

Effettivamente, i suoni sembravano cambiare quando si declamavano le poesie e ad ogni rumore.

La mia poesia trattava il tema del Venerdì Santo, la Crocifissione di Gesù.

La natura ha ancora molti segreti per tutti noi.

Questo è un dato di fatto e la scienza sta cercando di scoprirli.

Ci riuscirà?

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