Papa Bonifacio VIII, un Papa molto discusso e contestato

Papa Bonifacio VIIII

Su “La Civetta“, ho redatto un articolo dedicato ad un Papa molto discusso e contestato: Papa Bonifacio VIII.

Questo pontefice (al secolo Benedetto Caetani, 1230 circa-11 ottobre 1303) divenne noto per varie situazioni.

Egli succedette a Papa Celestino V (Pietro da Morrone o Pier da Morrone, 1209 o 1215-19 maggio 1296) il quale rinunziò al suo ministero nel dicembre dello stesso anno in cui fu eletto.

Papa Celestino V fu eletto il 5 luglio 1294 e si dimise il 13 dicembre dello stesso anno.

Il suo successore fu eletto il 24 dicembre 1294 e rimase sul soglio di San Pietro fino alla morte.

Ora, Papa Bonifacio VIII divenne noto per varie situazioni.

Egli indisse il primo Giubileo, nel 1300, e promosse l’arte, dando l’impulso alla costruzione del duomo di Orvieto la ristrutturazione di quello di Perugia.

Fondò anche l’Università “La Sapienza” di Roma e nel 1298 pubblicò un libro, il Liber sextus, terza parte del Corpus iuris canonici, seguito dei cinque volumi del Liber extra, pubblicati nel 1234 da Papa Gregorio X.

Dimostrò così una grande conoscenza del Diritto Canonico.

Per contro, egli divenne noto anche per l’idea teocratica della politica.

Questo gli provocò il contrasto con il re di Francia Filippo IV (1268-29 novembre 1314).

Questo contrasto culminò con l’oltraggio di Anagni, il quale avvenne l’8 settembre 1303.

Il Papa fu preso dal luogotenente del re di Francia Guglielmo di Nogaret (1260-1313) e da Sciarra Colonna (1270-1329) e (secondo la tradizione) si prese uno schiaffo.

Il popolo di Anagni insorse, anche per le discordie tra i congiurati, e liberò il Papa.

Questi, però, non poté godere di ciò poiché gli venne un colpo apoplettico e morì.

Si mise contro anche personalità come il poeta Dante Alighieri (tra il 21 maggio ed il 21 giugno 1265-tra il 13 ed il 14 settembre 1321) per via della questione di Firenze.

Il Papa appoggiò la fazione dei Guelfi neri.

Dante era un guelfo bianco e con la vittoria dell’altra fazione, nel 1301, Dante dovette andarsene per sempre.

Del Papa, collocato nell’Inferno della sua Divina Commedia, Dante scrisse:

[…] Se’ tu già costì ritto, / se’ tu già costì ritto, Bonifazio? /Di parecchi anni mi mentì lo scritto./ Se’ tu sì tosto di quell’aver sazio / per lo qual non temesti tòrre a ‘nganno / la bella donna, e poi di farne strazio?“.

Papa Bonifacio VIII divenne noto anche per il suo culto dell’immagine e per il suo atteggiamento superstizioso.

Si disse che egli avesse fatto ricorso finanche alla magia nera.

Certamente, Papa Bonifacio VIII fu un esempio di Papa contestato.

Del resto, quando si è capo di una Chiesa e capo di uno Stato, il rischio di mischiare i due ruoli è sempre alto.

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