Pietro di Lucedio, l’elettore dell’imperatore di Costantinopoli

Pietro da Lucedio

Siamo nel mese di aprile e si inizia a parlare un po’ di Costantinopoli e oggi scrivo di Pietro di Lucedio, protagonista di una delle vicende della città.

Pietro di Lucedio (XII secolo-2 settembre 1216) fu un monaco cistercense che divenne molto importante.

Dal 1180 al 1185 fu abate di Rivalta e dal 1185 al 1205 ricoprì la stessa carica nella ben nota abbazia di Lucedio.

Fu in ottimi rapporti con Papa Innocenzo III (Lotario dei Conti di Segni, 22 febbraio 1161-16 luglio 1216) ed ebbe la notorietà di buon amministratore e mediatore.

Tuttavia, come ho scritto prima, Pietro di Lucedio fu uno dei protagonisti della storia di Costantinopoli.

Egli partecipò alla IV Crociata (1202-1204), la crociata che portò al Sacco di Costantinopoli.

L’imperatore dell’Impero Romano d’Oriente Alessio IV Angelo ( 1182-8 febbraio 1204) scrisse parole molto belle di Pietro.

Purtroppo, i fatti precipitarono.

L’imperatore Alessio IV regnò col padre, l’imperatore Isacco II.

Questi fu deposto, fatto accecare e fatto mettere in prigione nel 1202 dal fratello Alessio, il quale assunse il nome di Alessio III.

Il figlio di Isacco, il futuro Alessio IV, si liberò e andò presso i crociati per chiedere a loro di rimettere sul trono il padre.

Così avvenne.

L’usurpatore fu cacciato via dal trono e Isacco fu rimesso al suo posto.

L’imperatore associò suo figlio Alessio come co-imperatore.

In cambio, Isacco e Alessio avrebbero finanziato la IV Crociata contro i Turchi.

Tuttavia, la situazione a Costantinopoli era tutt’altro che tranquilla.

Infatti, l’usurpatore portò via i denari e le casse dell’impero erano vuote.

Ad un certo punto, un nobile di nome Alessio Ducas fece strangolare l’imperatore e il figlio di questi (che era anche co-imperatore) e divenne imperatore col nome di Alessio V.

Il nobile in questione era amante di Eudocia, la figlia dell’usurpatore Alessio III.

Egli la sposò.

L’imperatore Alessio V (morto nel dicembre 1204) cercò di cacciare via i crociati da Costantinopoli.

I crociati non ci stettero e (capeggiati dal doge veneziano Enrico Dandolo) decisero di occupare militarmente Costantinopoli.

Il popolo di Costantinopoli si ribellò ad Alessio V.

Questi fuggì a Mosynopoli, dove si trovava anche il suocero, l’usurpatore Alessio III.

Dapprima, quest’ultimo lo accolse ma poi lo tradì e lo consegnò ai ribelli accecato.

Catturato, Alessio V fu accusato di tradimento per aver deposto ed assassinato Alessio IV: nel processo si difese accanitamente sostenendo che l’unico traditore fosse proprio Alessio IV che aveva invitato i crociati a Costantinopoli; in ogni caso, venne condannato a morte ed il suo corpo fu esposto alla Colonna di Teodosio.

I pretoriani scelsero come nuovo imperatore Costantino Lascaris

Questi assunse il nome di Costantino XI (1170-19 marzo 1205) ma dovette fuggire da Costantinopoli e si ritirò a Nicea.

A questo punto, entrarono in scena i crociati, i quali saccheggiarono la città e ne assunsero il controllo.

Essi elessero un imperatore scelto da loro.

La scelta cadde sul conte di Fiandra Baldovino IX (1172-1205).

Questi fu il primo imperatore dell‘Impero Latino d’Oriente, impero che durò dal 1204 al 1261.

Pietro di Lucedio fu elettore di Baldovino.

Oltre a ciò, il monaco convinse anche la vedova di Isacco II, Margherita d’Ungheria, a riconvertirsi al cattolicesimo per sposare il marchese del Monferrato Bonifacio I (1150-1207).

Dunque, anche quell’abate piemontese è presente nella storia di Costantinopoli.

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