Re Enrico VIII e la paternità

Re Enrico VIII

Il rapporto tra re Enrico VIII d’Inghilterra e la paternità non fu certo molto semplice. Anzi, tale rapporto fu molto complesso.

Tutti noi conosciamo le storie dei tre figli legittimi, re Edoardo VI e le regine Maria I ed Elisabetta I.

Tuttavia, re Enrico VIII ebbe anche dei figli illegittimi.

Qualcuno di questi, come il duca di Richmond e Somerset Henry Fitzroy (1519-1536), furono riconosciuti dal monarca.

Altri, invece, non furono riconosciuti.

Certamente, come ho scritto prima, il monarca inglese (28 giugno 1491-28 gennaio 1547) non ebbe un rapporto facile con la paternità.

Pur di avere il figlio maschio, il re arrivò a rompere con la Chiesa cattolica (con lo scisma del 1534) e a oltraggiare la cristianità.

Dichiarò illegittime le figlie Maria ed Elisabetta, quando ruppe con le loro rispettive madri, salvo poi tornare sui suoi passi.

Fu protettivo col futuro re Edoardo VI, perché vedeva in lui la continuità della sua stirpe.

Certamente, da quello che si sa oggi, re Enrico VIII non ebbe un rapporto buono con suo padre, re Enrico VII.

Questi gli preferiva il fratello maggiore, il principe del Galles Arturo (20 settembre 1486-2 aprile 1502).

Se non fosse morto prematuramente, Arturo (e non Enrico) sarebbe diventato re.

Re Enrico VII amava di più Arturo, anche perché quest’ultimo era più simile a lui.

Infatti, il primo monarca Tudor era un uomo introverso e frugale e il suo primogenito, Arturo, gli era affine.

Al contrario, Enrico, quello che divenne re col nome di Enrico VIII, era disistimato dal padre.

Egli era un uomo amante del fasto.

Se re Enrico VII era quasi avaro, re Enrico VIII era uno spendaccione.

Anzi, aveva le mani bucate.

Era attratto dal potere ma non amava le faccende pratiche del governo,

Al contrario, per suo padre era importante garantire un buon governo, interessandosi anche delle questioni più pratiche.

Inoltre, re Enrico VII era un uomo pacifico, nonostante fosse diventato re dopo una guerra civile (la Guerra delle Due Rose) nel 1485, guerra nella quale il suo predecessore, re Riccardo III, morì.

Per esempio, re Enrico VII non si intromise mai nelle guerre italiane tra Francia e Spagna e cercò di mantenere la pace con quei Paesi.

Fece ciò, facendo unire in matrimonio suo figlio Arturo con la figlia del re di Spagna Ferdinando II d’Aragona, l’infanta Caterina, e dando in moglie sua figlia Maria a re Luigi XII di Francia.

Quando Caterina rimase vedova, re Enrico VII la fece unire in matrimonio con Enrico.

Re Enrico VII cercò di mantenere la pace anche con la Scozia.

Sua figlia Margherita fu unita in matrimonio a re Giacomo IV Stewart.

A differenza del figlio e successore, che egli disistimava, fu un buon re.

Re Enrico VIII, invece, fu molto più incline alla guerra.

Per esempio, mosse guerra sia alla Francia che alla Scozia, portando l’Inghilterra quasi alla bancarotta.

Forse, la psicologia di uno dei monarchi Tudor più discussi potrebbe essere stata influenzata anche dal rapporto con suo padre.

Anche se la sua impronta nella storia è ancora oggi ben visibile, re Enrico VIII non fu un buon re…e non fu nemmeno una brava persona, un buon marito e un buon padre.

Dedico questo articolo a tutti i padri del mondo, a cominciare dal mio.

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