Roma e l’eredità

Roma

Oggi, si festeggia il Natale di Roma, l’anniversario della fondazione della Città Eterna, una delle città che influenzarono la storia del mondo.

Questo un giorno è speciale per me anche per un fatto familiare.

Infatti, i miei genitori si sposarono il 21 aprile 1979 e fecero il loro viaggio di nozze proprio a Roma.

In un certo senso, il Natale di Roma e l’anniversario di matrimonio dei miei genitori sono legati.

Se mia madre fosse ancora viva, tale festa ci sarebbe.

Ora, tratto il tema della ricorrenza nazionale di oggi.

Secondo la leggenda, Romolo avrebbe fondato la città il 21 aprile 754 AC.

Possiamo dire che Roma abbia lasciato un’eredità importante.

Per esempio, città come l’Istanbul, la quale era l’antica Costantinopoli, Mosca, Vienna e persino Londra e Washington rivendicarono nei secoli l’eredità romana.

Per capirlo, basterebbe pensare al fatto che dal 1453, dopo la conquista di Costantinopoli, alla fine del loro impero, i sultani ottomani rivendicassero il titolo di Cesare dei Romani.

Del resto, Costantinopoli era la Nuova Roma e gli imperatori e i suoi abitanti si sentivano “romani” a pieno titolo.

Una parte importante del diritto dei Paesi occidentali deriva dal diritto romano.

Lingue come il francese, lo spagnolo, il portoghese, il ladino, l’occitano, il romeno e l’italiano derivano dal latino.

Anche lingue non neolatine, come l’inglese, risentono dell’influenza del latino.

La stessa Inghilterra, la quale un tempo si chiamava Britannia, era parte dell’Impero Romano.

Da 33 DC, Roma è anche la sede del Papa, il successore di San Pietro Apostolo, colui che Gesù Cristo designò come suo vicario sulla Terra.

Roma fu saccheggiata più volte.

Basta pensare a ciò che accadde nel 410 e nel 1527.

Eppure, nonostante ciò, la città seppe riacquistare la sua dignità.

Ne “Il fu Mattia Pascal”, Luigi Pirandello scrisse che i Papi fecero di Roma un’acquasantiera e il governo dell’Italia unita ne fece un portacenere.

Vedere oggi Roma è come leggere un libro antico le cui pagine sono consunte e quasi illeggibili.

Decenni di amministrazione non all’altezza hanno portato la città nel degrado.

Bisogna impedire che lo sfacelo continui.

Qualcuno farà qualcosa per evitare l’irreparabile?

Sperando che questa mia domanda possa trovar risposta, auguro a Roma buon compleanno.

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