San Cristoforo, la testa di cane e le mani al contrario

San Cristoforo

Ho già scritto qualcosa riguardo all’immagine di San Cristoforo cinocefalo, ossia con la testa di cane.

Secondo una certa tradizione, San Cristoforo fu trasformato così da Dio perché era troppo bello e temeva di essere indotto in tentazione.

Un’altra leggenda dice che Cristoforo fosse stato un gigante cinocefalo che voleva mettersi al servizio del signore più potente.

Dapprima, egli si mise al servizio di un re.

Il re si faceva il segno della croce.

Cristoforo volle sapere il motivo di ciò e minacciò il re di andarsene.

Il re cedette e gli disse che temeva il diavolo e perciò si faceva il segno della croce.

Allora, Cristoforo capì che il diavolo era più forte del re e abbandonò quest’ultimo.

Cercò il diavolo e lo trovò.

Il diavolo gli disse: “Sono io colui che stai cercando”.

Il suo aspetto era terribile.

Allora, Cristoforo lo seguì docilmente.

Ad un certo punto, il diavolo e Cristoforo videro una croce.

Il diavolo si spaventò e Cristoforo gli chiese il motivo di ciò ma non ottenne risposta.

Allora, Cristoforo minacciò di abbandonarlo e il diavolo rispose dicendo che la Croce era il segno di Cristo.

Dunque, Cristoforo intuì che Cristo era più forte del diavolo e abbandonò quest’ultimo per cercare Cristo.

Cristoforo si mise a porre domande agli abitanti del villaggio e questi gli indicarono un eremita.

Andò dall’eremita e questi gli disse che per cercare Cristo si doveva digiunare.

Cristoforo rispose dicendo che non sapeva digiunare.

Allora, l’eremita lo invitò a pregare ma Cristoforo gli disse che non sapeva farlo.

L’eremita disse a Cristoforo di mettersi in riva al fiume, il quale non poteva essere attraversato senza rischio di morte.

Cristoforo fece ciò e alla fine gli apparve un bambino.

Il bimbo lo pregò di accompagnarlo all’altra riva del fiume.

Cristoforo lo caricò sulle sue spalle e attraversò il fiume.

Il bimbo pesava tantissimo e Cristoforo aveva difficoltà ad accompagnarlo ma alla fine riuscì nell’impresa.

Quando Cristoforo disse al bambino che pesava tanto, il bambino si rivelò: era Gesù Cristo.

Così, Cristoforo si convertì e divenne un santo.

Gesù gli disse di piantare il suo bastone di fronte alla sua capanna.

Lo fece e il giorno dopo vide il bastone trasformato in una palma di datteri e la sua testa di cane-lupo fu trasformata in una testa umana.

In realtà, l’immagine della testa di cane dovrebbe indicare il suo aspetto rozzo.

Questo tipo di raffigurazione fu tipica dell’iconografia bizantina.

Testa di cane e mano al contrario

San Cristoforo

Tuttavia, secondo una certa tradizione, l’immagine cinocefala di San Cristoforo dovrebbe essere un rimando alla tradizione egizia cristianizzata.

Anubis era il dio egizio della mummificazione, lo psicopompo che portava le anime nell’aldilà.

In qualche modo, Anubis sarebbe stato cristianizzato nella figura di San Cristoforo.

Il santo è anche protettore dei viaggiatori.

Tra l’altro, nell’Egitto tolemaico e romano esisteva una divinità cinocefala: Ermenaubi, il quale aveva le stesse funzioni di Anubis.

Tuttavia, vi è anche qualcos’altro.

Guardate l’immagine bizantina di San Cristoforo e focalizzate la sua attenzione sulla sua mano sinistra.

A prima vista, sembra una mano sinistra normale ma notate bene che si vedono le unghie.

Dunque, la mano è al contrario.

Ciò non è un caso.

Nella storia dell’arte compaiono figure con mani e piedi al contrario.

Sul canale YouTube “Facciamo finta di niente” vi è un video con Luca Zampi che spiega certe analogie tra arte dell’Epoca Antica e l’arte cristiana.

Ci sono dei simbolismi che si ripetono.

Per esempio, Anubis è ritratto con una bilancia con la quale pesa le anime.

Su un piatto della bilancia vi è l’anima da giudicare e sull’altro vi è la piuma.

L’anima che pesa più della piuma è giudicata malvagia e viene castigata.

Al contrario, l’anima che pesa meno della piuma è giudicata come degna di andare in paradiso.

Immagini simili compaiono anche nell’arte cristiana, con San Michele che pesa le anime in un modo analogo.

Le anime malvagie sono prese dal diavolo mentre quelle buone sono vanno in paradiso.

Un’immagine simile è presente nel duomo di Cremona.

Dunque, ci sono molte analogie tra l’arte precristiana e quella cristiana.

L’arte riflette anche tante altre cose.

GESÙ ESADATTILE

Ci sono molte raffigurazioni di Gesù esadattile.

Un esempio è un affresco del santuario di Monte Arcano di Fondi.

Ci sono varie immagini di Gesù raffigurato con sei dita.

Casi di polidattilia si vedono anche nelle immagini dei vari idoli dell’America precolombiana.

Dunque, ci sono tante cose che mettono in comune l’arte precristiana e quella cristiana e questo ci deve porre interrogativi su molte cose.

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