Sanctus Mauritius Magdeburgensis/ San Maurizio di Magdeburgo

Sanctus Mauritius

Questa è la mia poesia intitolata “Sanctus Mauritius Magdeburgensis”, ossia “San Maurizio di Magdeburgo”:

SANCTUS MAURITIUS MAGDEBURGENSIS

Sacri Romani Imperii patronu…

et protectorem divintau…

ca Roma prima ammazzau…

Sanctus Mauritius miles…

et accussì ‘n Magdeburgum staci…

et pi religionem ogni pugnam talìau…

mutu…accussì ‘ntra li cristiani…

et Domini morti ancora talìa…

hodie…su martyrium ca appi…ancora…

iddu dumanna certu si faci.

SAN MAURIZIO DI MAGDEBURGO

De ‘l Sacro Romano Imperio patrono…

e protettor diventò…

che Roma prima ammazzò…

San Maurizio milite…

e così in Magdeburgo sta…

e per la religione ogni pugna mirò…

muto…così intra i cristiani…

e de ‘l Signor la morte ancor mira…

oggi…su ‘l martirio ch’ebbe…ancor…

egli domanda certo si fa.

Oggi, è il giorno di San Maurizio, santo e martire della legione tebea che fu martirizzato nel III secolo DC, quando l’imperatore Massimiano ordinò una forte persecuzione contro i cristiani.

Per volere dell’imperatore Ottone I di Sassonia (912-973), San Maurizio divenne patrono del Sacro Romano Impero.

Nella città tedesca di Magdeburgo fu eretta la cattedrale dedicata a Santa Caterina di Alessandria e a lui.

La cattedrale in questione divenne il santuario principale del santo in questione.

Lo stesso imperatore fu seppellito in quel luogo.

Tuttavia, quel luogo vide dei travagli molto duri, specie nel XVI secolo.

Magdeburgo divenne un centro nevralgico del protestantesimo.

Martin Lutero predicò contro l’arcivescovo di allora, il cardinale Alberto di Hohenzollern, proprio a Magdeburgo.

L’arcivescovo fu impopolare per la sua condotta e ciò favorì il protestantesimo nella città.

La cattedrale divenne protestante nel 1567, dopo le dimissioni dell’ultimo amministratore apostolico confermato dal Papa.

Nel 1631, durante la Guerra dei Trent’anni, Magdeburgo fu espugnata dalle truppe imperiali e la cattedrale fu riconsacrata al culto cattolico.

Tuttavia, quando il generale imperiale Johann Tserclaes, conte di Tilly, lasciò Magdeburgo, la cattedrale fu saccheggiata e le vetrate furono distrutte.

Nel 1648, l’arcidiocesi cattolica di Magdeburgo fu soppressa e la cattedrale rimase ai protestanti.

Tra il 1806 e il 1814, Magdeburgo fu occupata da Napoleone, il quale trasformò la cattedrale in un granaio.

Tra il 1826 e il 1834, il re di Prussia Federico Guglielmo fece rifare le vetrate dell’edificio.

Se il duomo si salvò durante la prima guerra mondiale, subì invece gravi danni nella seconda. La città fu completamente devastata e il duomo colpito da una bomba nel lato occidentale.

Gli antichi organi andarono distrutti, come anche di nuovo le vetrate.

Solo il tempismo dei pompieri nello spegnere l’incendio delle travature del tetto scongiurarono il peggio. Il duomo venne riaperto nel 1955.

San Maurizio assistette muto a tutto questo sfacelo.

Oggi, assiste al declino della fede in Germania e in tutta Europa.

Pur in silenzio, penso che egli si stia ponendo qualche domanda circa il suo martirio.

Forse, si starà chiedendo se sia valsa la pena di morire per la fede cristiana.

Egli assistette muto a scontri tra cristiani e all’abbandono della fede da parte di molti.

Però, penso che egli abbia già la risposta perché guadagnò una vita nuova testimoniando la fede anche con l’atto estremo.

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