Sant’Anselmo, l’allievo del Beato Lanfranco di Canterbury

Sant'Anselmo

Oggi, a Mantova è stato festeggiato Sant’Anselmo di Lucca (1035-18 marzo 1086), santo patrono della diocesi virgiliana.

Nipote di Papa Alessandro II (Anselmo da Baggio, 1010 o 1015-21 aprile 1073), Anselmo fu nominato vescovo di Lucca nel 1073.

Tuttavia, l’imperatore Enrico IV (quello della famosa messa nera, 11 novembre 1050-7 agosto 1106) lo esiliò dalla sua diocesi nel 1081.

Al suo posto fu nominato un vescovo scismatico di nome Pietro dall’Antipapa Clemente III.

Trovatosi in condizione di sede impedita, Sant’Anselmo si ritirò a Mantova e si mise sotto la protezione di Matilde di Canossa.

Dunque, egli non fu mai vescovo di Mantova.

Divenne consigliere spirituale di quest’ultima.

Le famiglie mantovane erano divise da lotte politiche e personali e Anselmo si adoperò per pacificarle, girando casa per casa.

Si dedicò con fervore anche all’applicazione della Riforma gregoriana della Chiesa.

Fece una raccolta di libri di diritto canonico.

Anselmo morì il 18 marzo 1086.

Prima di morire, chiese di essere sepolto nell’abbazia di San Benedetto in Polirone ma alla fine fu sepolto nella cattedrale di Mantova, ove riposa ancora oggi.

Ora, parlo un po’ della storia di Sant’Anselmo prima che diventasse vescovo.

Anselmo nacque a Milano ed ebbe come insegnante un certo Lanfranco da Pavia (1005-28 maggio 1089).

Dopo un periodo vissuto in Normandia, nel 1070, Lanfranco divenne arcivescovo di Canterbury.

Lanfranco non insegnò solo a Sant’Anselmo di Lucca ma anche ad un altro santo omonimo, Anselmo d’Aosta (1033 o 1034-21 aprile 1109).

Anche quest’ultimo divenne arcivescovo di Canterbury, nel 1093.

Questo crea un fil rouge tra l’Inghilterra e Mantova e la storia si fa molto interessante.

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