Un anno fa ci ha lasciati Papa Benedetto XVI (Joseph Aloisius Ratzinger, 16 aprile 1927-31 dicembre 2022) e gli effetti di questo fatto tragico si vedono.
Papa Benedetto XVI rinunciò al “ministerium” l’11 febbraio 2013 e tale rinuncia fu effettiva a partire dal 28 febbraio.
Da quel giorno, egli si fece chiamare Papa emerito, anche se riguardo a tale questione ci sarebbe qualcosa da dire ma preferisco non fare polemiche.
Comunque, il 31 dicembre 2022, Papa Benedetto XVI ci ha lasciati.
Purtroppo, sembra che ci sia un grande vuoto nella Chiesa.
Ad un anno di distanza, sono accadute tante cose e ne stanno accadendo.
Purtroppo, ciò che sta accadendo non è piacevole.
Il caso del documento prodotto dall’attuale sinodo “Fiducia supplicans” , un documento che di fatto è un’apertura a quelle dottrine già presenti nelle Chiese protestanti dell’Europa del Nord, quelle Chiese oramai secolarizzate che sono condannate all’irrilevanza.
Il documento “Fiducia supplicans” è un autogol di chi oggi siede sul soglio di San Pietro e di chi ha scritto ciò.
Se chi ha avuto questa “genialata” pensa di potere fare avvicinare chi è lontano dalla fede cattolica con questo “ammodernamento” commette un errore.
Chi è lontano dal Cristianesimo non si avvicinerà ad esso con questo “ammodernamento”.
Semmai, rischia di fare scappare chi è fedele.
Questa è la triste realtà.
Alla Chiesa servono persone come Papa Benedetto XVI.
La sua esperienza ci deve ricordare il significato dell’essere cristiani.
Termino, augurando buon anno nuovo ai lettori.