VI Domenica del Tempo Ordinario, le letture liturgiche

VI Domenica del Tempo Ordinario

Queste saranno le letture della Santa Messa di Domenica 11 febbraio, la VI Domenica del Tempo Ordinario:

Colore Liturgico Verde

Antifona

Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Tu sei mia rupe e mia fortezza:
guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30,3-4)

Si dice il Gloria.

Colletta

O Dio, che hai promesso di abitare
in coloro che ti amano con cuore retto e sincero,
donaci la grazia di diventare tua degna dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Oppure:

Padre, che nel tuo Figlio crocifisso
annulli ogni separazione e distanza,
aiutaci a scorgere nel volto di chi soffre
 l’immagine stessa di Cristo,
per testimoniare ai fratelli la tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Si dice il Credo.

Prima Lettura

Il lebbroso se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento.

Dal libro del Levìtico
Lv 13,1-2.45-46

Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: 
«Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli. 
Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: “Impuro! Impuro!”. 
Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale

Dal Sal 31 (32)

R. Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia.

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno. R.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato. R.

Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia! R.

Seconda Lettura

Diventate miei imitatori come io lo sono di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 10,31-11,1

Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.
Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.
Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.

Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo. (Lc 7,16)

Alleluia.

Vangelo

La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,40-45

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore.

Le letture sono state prese dal sito della Conferenza Episcopale Italiana.

In questa VI Domenica del Tempo Ordinario sarà letto un brano del Vangelo secondo Marco molto interessante.

Protagonisti di quel brano sono Gesù Cristo e il lebbroso.

Quest’ultimo aveva due mali: la lebbra e lo status di impuro che gli era dato dalla malattia.

Chi toccava il lebbroso diventava impuro.

Per questo motivo, egli era solo.

Il lebbroso supplicò Gesù chiedendogli di guarirlo, se l’avesse voluto.

Dunque, a quel lebbroso non sarebbe servito il contatto con Gesù.

Gesù lo guarì e gli disse di non dire nulla a nessuno e di rispettare le disposizioni, andando a farsi vedere dal sacerdote.

Quest’ultimo avrebbe certificato la guarigione del lebbroso e questi sarebbe stato riammesso in società.

Il lebbroso, invece, divulgò il bene che Gesù fece per lui e Gesù non poté più entrare nelle città perché la gente pensava che avesse toccato quella persona.

Dunque, Gesù si fece escluso, dopo avere reintegrato una persona esclusa.

Questo ci dice molto di ciò che Gesù fece per noi.

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