Anna di Clèves, una “giovenca” o una “giumenta”?

Anna di Clèves

Riprendo ciò che ho scritto in un recente articolo (con poesia) nel quale racconto la regina Anna di Clèves come di una “giovenca fiamminga”.

Anna di Clèves (28 giugno 1515-16 giugno 1557) era la quarta moglie di re Enrico VIII.

Tutti noi sappiamo che il matrimonio fu celebrato il 6 gennaio 1540 e fu annullato 9 luglio 1540.

Ora, io ho scritto che re Enrico VIII definì Anna una “giovenca fiamminga”.

Vedendo vari documentari, mi è parso di sentire qualcuno dire ciò.

Molto probabilmente, come attestano vari storici, il re definì Anna una “giumenta fiamminga”.

Certamente, nell’uno e nell’altro caso, l’epiteto non fu certo lusinghiero.

Infatti, il riferimento alla giovenca, la vacca, è negativo quanto quello alla giumenta, la cavalla.

Dire a una donna: “Sei una vacca” o: “Sei una cavalla” non è segno di apprezzamento.

Anzi, è molto offensivo.

Re Enrico VIII provava disgusto per la sposa.

Non gli piaceva.

Nella prima notte di nozze non ci fu neppure la consumazione.

Girò una voce di una presunta impotenza di re Enrico VIII.

Già con Anna Bolena tale voce girò e questo potrebbe avere portato la regina alla condanna a morte.

Ricordiamo la fine che fece Anna Bolena nel 1536.

Il re disse all’archiatra di avere delle polluzioni notturne e fece in modo che questa cosa si sapesse.

La reazione del re fu un po’ troppo veemente per non destare sospetti.

Del resto, egli aveva molti problemi come l’obesità, la depressione, le piaghe alle gambe, il diabete e forse anche lo scorbuto.

Molto probabilmente, il re definì Anna di Clèves una “giumenta fiamminga”, alludendo al fatto che egli pensasse che non fosse vergine prima del matrimonio.

Comunque, non aveva un’opinione alta per la moglie, anche se la fece diventare sua “sorella” dopo l’annullamento del matrimonio.

Ella ci guadagnò poiché visse tranquilla e…non perse la testa.

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