Il duca di Kleve e le opinioni religiose della regina Anna

Per capire la mentalità della regina Anna di Clèves, si deve capire l’ambiente in cui ella visse, con suo padre, il duca di Kleve Giovanni III.

Figlio e successore del duca di Kleve Giovanni II, Giovanni III (10 novembre 1490-6 febbraio 1439) assunse il soprannome di “Giovanni il Pacifico”.

Sebbene egli avesse adottato il luteranesimo e i suoi figli (tra i quali ci fu anche la futura regina d’Inghilterra) fossero stati educati secondo quella dottrina, egli mantenne una politica di compensazione.

La sua politica fu molto influenzata dal pensiero Erasmo da Rotterdam.

Sua moglie, la duchessa Maria di Jülich-Berg (1491-1543) rimase una cattolica convinta.

Ella era una donna tradizionalista e non vedeva di buon occhio l’educazione formale data alle donne, come avveniva in Inghilterra.

Anna era brava nel cucito e nel ricamo e sapeva giocare a carte.

Però, non conosceva le lingue, come il latino, il greco, il francese, l’inglese o l’italiano.

Sapeva parlare solo il dutch, una lingua germanica della zona nord-occidentale dell’attuale Germania e dei Paesi Bassi.

Il duca di Kleve aderì alla Lega di Smalcalda, una lega protestante creata nel 1531 contro l’imperatore Carlo V.

Questo piacque al ministro inglese Thomas Cromwell, il quale vide in Anna un buon partito per re Enrico VIII, il quale rimase vedovo della sua terza moglie Jane Seymour.

Anna era protestante ma non fanatica.

Nella testa di Cromwell, questo sarebbe potuto piacere ad Enrico, il quale non vedeva di buon occhio il luteranesimo, nonostante avesse rotto col Papa nel 1534.

Inoltre, il duca di Kleve era contro l’imperatore, il quale era contro re Enrico VIII, come lo erano il Papa e il re di Francia.

Dunque, l’Inghilterra rischiava l’isolamento.

Inoltre, facendo alleare l’Inghilterra coi protestanti tedeschi, Cromwell poteva rafforzarsi contro i conservatori e imporre il luteranesimo.

Tuttavia, Cromwell commise un errore.

Egli pensò che il re si sarebbe innamorato di Anna vedendo il ritratto di lei ma ciò non avvenne.

Il re provò repulsione per la sposa, il matrimonio finì e Cromwell fu decapitato.

Arrivata in Inghilterra, nel 1539, Anna si convertì all’anglicanesimo enriciano, un anglicanesimo staccato da Roma ma ancora cattolico del dogma e nella forma.

Ella poteva accettare ciò, restando interiormente nelle sue idee.

Morto re Enrico VIII, il 28 gennaio 1547, Anna adottò le dottrine protestanti portate avanti durante il regno di Edoardo VI (1547-1553).

Con la morte di re Edoardo VI (che avvenne il 6 luglio 1553), la mancata salita al trono di lady Jane Grey e l’ascesa al trono della figlia cattolica di re Enrico VIII Maria I, Anna si fece cattolica.

Perse il favore reale per sospetta vicinanza alla sorellastra protestante Elisabetta (la futura regina Elisabetta I) e coloro che fecero la rivolta di Wyatt nel 1554 ma non fu arrestata.

Morì per cause naturali, forse per un cancro, il 16 luglio 1557, menzionando nel suo testamento il fratello, la cognata e la principessa Elisabetta e chiedendo alla regina Maria di riassumere a corte la sua servitù, alla quale lasciò dei denari.

Così finì la storia di una donna dall’atteggiamento liberale, un atteggiamento appreso alla corte del padre, il duca di Kleve.

/ 5
Grazie per aver votato!