I savoiardi, i biscotti amati anche dagli Inglesi

savoiardi

Quando pensiamo ai savoiardi, pensiamo al nostro tiramisù o a dolci analoghi della nostra tradizione culinaria.

A me piace anche inzuppare quei biscotti nel cappuccino.

Eppure, i savoiardi piacciono anche agli Inglesi.

L’origine di questi biscotti è incerta ma pare che la loro ricetta risalga al XIV secolo, quando il conte Amedeo IV di Savoia (detto il Conte Verde, 4 gennaio 1334-1° marzo1383) ospitò l’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo IV di Lussemburgo.

I savoiardi divennero i biscotti tipici delle zone governate dai Savoia, come il Piemonte e la Sardegna.

Esiste una versione di quei biscotti anche i Sicilia.

Mi ricordo di mia nonna che me li faceva arrivare qui a Roncoferraro.

Infatti, la Sicilia fu governata dai Savoia dalla Guerra di Successione Spagnola, precisamente dal 1714, al 1720.

Nel 1720, i Savoia rinunciarono alla Sicilia per la Sardegna.

Ora, sorge questa domanda, cosa c’entrano i savoiardi con l’Inghilterra?

Per la loro forma che ricorda quella delle dita, tali biscotti sono chiamati in inglese “ladyfinger”.

Gli inglesi amano immergere i biscotti nel vino o nel liquore.

Guarda caso, nel XIX, gli inglesi si stabilirono in Sicilia, ove iniziarono a produrre il vino Marsala.

Oltre a ciò, vi è un dolce tipico dell’Inghilterra che si fa con quei biscotti: la torta Charlotte.

L’origine della torta Charlotte è controversa.

Pare che essa sia nata nell’Inghilterra del XV secolo, l’Inghilterra che passò dal Medioevo al Rinascimento.

I Tudor divennero sovrani dell’Inghilterra a partire dal 1485.

La torta Charlotte è una corona di savoiardi con della crema all’interno ed è rinomata.

Insomma, i rapporti tra Italia e Inghilterra sono veramente profondi.

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