Il Terrore, l’illusione che si cangiò in un incubo

Questa è la locandina dell’evento intitolato “230 anni di Terrore” , un evento che si terrà il 4 agosto nel castello di Montecuccolo, a Pavullo nel Frignano, in Provincia di Modena.

La locandina mi è giunta attraverso la chat su WhatsApp del gruppo dell’Associazione Culturale “Pensiero e Tradizione” di Mantova, con la quale ho il piacere di collaborare.

L’evento ha per tema il periodo del Terrore, quel periodo della Rivoluzione francese che fu tra il 1793 e il 1794.

Il Terrore iniziò con la caduta della monarchia, la quale avvenne il 10 agosto 1792 e quella del governo moderato dei girondini.

Al posto dei girondini salirono al potere i giacobini di Maximilien de Robespierre (6 settembre 1758-28 luglio 1794).

Il club giacobino nacque come un club il cui motto recitava: “Vivre libre ou mourir!“, ossia “Vivere liberi o morire!”.

In realtà, i giacobini instaurarono un regime si fondava sul terrore (da cui derivò il nome) e che fu repressivo verso gli oppositori.

Tale regime fu dirigista ed ostile alla Chiesa.

Infatti, non puntava solo ad abbattere ciò che restava delle vecchie istituzioni dopo la Rivoluzione del 14 luglio 1789 ma anche a cambiare la società e la politica di scristianizzazione era una conseguenza di ciò.

In realtà, lo stesso Robespierre, che era deista, non vedeva tanto di buon occhio la scristianizzazione.

In quanto deista e repubblicano radicale, Robespierre era fortemente antipapale ed anticlericale.

Per lui, il Papa ed il clero erano rappresentanti dell’Ancient Régime esattamente quanto il monarca Luigi XVI, il quale fu decapitato il 21 gennaio 1793.

Però, egli sapeva anche che il Cristianesimo era presente nella società francese e che la scristianizzazione avrebbe portato ad una frattura nella società stessa, cosa che accadde.

Robespierre cercò di moderare la politica di scristianizzazione ma quest’ultima si fece sentire.

Le chiese furono chiuse e trasformate in templi della religione dell’Essere Supremo e della Dea Ragione, in magazzini, in uffici o in stalle.

I matrimoni furono registrati dagli organi civili.

Venne creato un nuovo calendario dal quale scomparvero i nomi dei santi e i cui mesi presero i nomi dalle attività che si facevano nelle stagioni.

Così, per esempio, il periodo compreso tra il 22 settembre e il 21 ottobre divenne il mese del vendemmiaio, il periodo compreso tra il 22 ottobre e il 20 novembre divenne brumaio, il periodo compreso tra il 21 novembre e il 20 dicembre divenne frimaio ecc.

Coloro che rimasero fedeli alla Chiesa furono perseguitati.

Questo fu l’inganno della Rivoluzione.

La Rivoluzione promise cambiamenti e miglioramenti della condizione degli ultimi ma poi gli ultimi restarono tali e cambiò solo il gruppo di potere.

Così, per dirla come la disse il professor Plinio Correa de Oliveira, la Rivoluzione assunse la marcia veloce nel Terrore e quella lenta nel periodo successivo, con il Direttorio e Napoleone Bonaparte ma questa fu un’altra storia.

Comunque, l’ingresso all’evento che si terrà il 4 agosto sarà libero.

Per informazioni, contattate il numero 327 8770278.

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