Sant’Ambrogio e gli ariani

Se ieri ho trattato il discorso inerente a San Nicola e Ario, oggi tratto il rapporto tra Sant’Ambrogio e gli ariani.

Oggi, si festeggia Sant’Ambrogio, dottore della Chiesa e patrono di Milano, e faccio i miei auguri a coloro che si chiamano Ambrogio e Ambrosia.

Nato a Treviri, nell’attuale Germania, nel 339 e morto a Milano il 4 aprile 397, egli fu vescovo della città meneghina dal 7 dicembre 374 alla morte.

Egli tentò di operare come mediatore tra l’imperatore Teodosio I (347-395) e l’usurpatore Magno Massimo (335-388).

Sant’Ambrogio fu un uomo di fede retta.

Egli lottò contro l’arianesimo.

Un giorno, egli si recò a Sirmio, nell’attuale Serbia, per ordinare il vescovo Anemio.

All’epoca regnava l’imperatore Valentiniano II (371-392).

La moglie di questi si chiamava Giustina ed era di fede ariana.

Giustina cercò di cacciare via Ambrogio perché voleva che si ordinasse un vescovo ariano.

Ella era sostenuta da una grande moltitudine di gente.

Molto forte era il tumulto provocato dalle donne.

Una di loro, una donna ariana, afferrò sua veste di Ambrogio e cercò di spintonarlo verso il gruppo delle donne.

Voleva che queste lo malmenassero ed egli, per nulla intimorito, ammonì la donna: “Anche se io sono indegno di un sacerdozio così elevato, non è per nulla conveniente che tu metta le mani su di me. Tu devi temere il giudizio di Dio, perché non ti succeda qualcosa di grave.”

Il giorno dopo, la donna morì.

Egli accompagnò la donna al sepolcro e ricambiò il male in bene.

Questo spaventò non poco gli avversari di Ambrogio.

Il vescovo cattolico fu ordinato e la pace tornò.

Tornato a Milano, Ambrogio fu oggetto degli attacchi di Giustina.

Ella corruppe molte persone.

Tra le persone corrotte ci fu un certo Eutimio, un disgraziato, che si procurò una casa vicino alla cattedrale e progettò di rapire il vescovo, caricandolo su una carrozza, per portarlo in esilio.

La sua malvagità ricadde, però, sulla sua testa (Sal. 7, 17).

L’anno dopo, infatti, proprio nel giorno in cui aveva progettato di rapire Ambrogio, fu messo su quella stessa vettura e da quella stessa casa fu mandato in esilio. Il giusto giudizio di Dio invertì l’ordine dei fatti.

Ambrogio ebbe misericordia e aiutò Eutimio.

Questi fatti rappresentano oggi solo alcuni esempi della lotta che Sant’Ambrogio ebbe con gli ariani.

Alla fine, egli vinse.

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