Thomas Cromwell e la politica europea

Thomas Cromwell

Certamente, un personaggio come Thomas Cromwell lasciò un’impronta molto profonda sulla storia dell’Inghilterra.

Figlio di un mastro birraio e fabbro dedito all’alcol, Thomas Cromwell (1485-28 luglio 1540) iniziò la sua carriera come mercenario.

Divenuto avvocato, finì all’attenzione di re Enrico VIII divenne Lord Gran Ciambellano, I Conte di Essex, Governatore dell’Isola di Wight e Lord del Sigillo Privato.

Operò con cardinali come James Bainbridge e Thomas Wolsey.

Prima di conoscere i cardinali, stette anche qui in Italia, lavorando per la famiglia fiorentina dei Frescobaldi.

Sul piano religioso, Cromwell si avvicinò al luteranesimo.

Dunque, accettò, promosse e favorì lo scisma anglicano del 1534 condotto dal re e sperò che tale scisma portasse anche il protestantesimo.

Promosse anche la traduzione della Bibbia in inglese e la dissoluzione dei monasteri.

Questo progetto trovò la resistenza da parte dei cattolici, i quali erano ancora maggioritari.

Tuttavia, Thomas Cromwell provò a forzare la situazione intorno al 1540 ma trovò la sua fine.

Cromwell capì che lo scisma isolò l’Inghilterra.

Re Enrico VIII aveva contro il re di Francia e l’imperatore del Sacro Romano Impero.

Rimasto vedovo della sua terza moglie Jane Seymour nel 1537 e uscito da poco da un periodo di depressione, re Enrico VIII volle risposarsi.

Protestante, Cromwell pensò che un matrimonio con una esponente della nobiltà luterana tedesca avrebbe tolto l’Inghilterra dall’isolamento.

Così, egli promosse il matrimonio tra il re e Anna di Clèves (28 giugno 1515-16 luglio 1557).

Ella era figlia del duca di Kleve Giovanni III, un importante principe tedesco luterano.

Il re e Anna si sposarono il 6 gennaio 1540 ma il matrimonio fu molto breve.

Il re non aveva nulla contro la sposa e (forse) le voleva bene.

Tuttavia, egli non la amava come si sarebbe dovuta amare una moglie e non era attratto fisicamente da lei.

Addirittura, il re sostenne che Anna non fosse vergine.

Così, egli chiese all’arcivescovo Thomas Cranmer di annullare il matrimonio e l’annullamento fu ottenuto il 6 luglio 1540 e fu reso ufficiale tre giorni dopo.

Anna divenne la “sorella del re”.

Nonostante il rapporto fraterno tra i due ex-coniugi reali, la vicenda del matrimonio fece cadere Cromwell in disgrazia agli occhi del re, anche per le pressioni dei suoi avversari, tra i quali figurava il duca di Norfolk Thomas Howard.

Tra l’altro, il re allacciò una relazione con una delle nipoti del duca, Caterina, la quale divenne regina il 28 luglio 1540.

Il matrimonio fu voluto dai conservatori, i quali, forse, speravano in un ritorno dell’Inghilterra alla Chiesa cattolica.

Cromwell fu arrestato.

L’accusa fu il tradimento e potrebbe essere stata dovuta alla sua scelta contraria ai Sei Articoli di Fede promulgati da re Enrico VIII nel 1539.

Cromwell fu tenuto in vita fino alla sua testimonianza per l’annullamento del matrimonio tra il re e Anna.

Processato, egli fu condannato a morte per decapitazione.

Enrico finì per pentirsi dell’esecuzione di Cromwell.

Circa otto mesi dopo, accusò i suoi consiglieri di aver lavorato per la caduta di Cromwell mediante false accuse e disse di aver infine capito quanto fosse stato il servitore più fedele che avesse mai avuto.

Passò il resto della sua vita a lamentarsi della sua esecuzione.

Per una legge del contrappasso, il figlio di una sorella di Cromwell, un certo Oliver (25 aprile 1599-3 settembre 1658), fece decapitare re Carlo I il 30 gennaio 1549.

Questo è un altro capitolo capitolo della storia di un Paese come l’Inghilterra.

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