Vita Constantini regis/ Vita di Costantino re

Questa è la mia poesia intitolata “Vita Constantini regis”, ossia “Vita di Costantino re”, ed è scritta in maccheronico-siciliano e in italiano:

VITA CONSTANTINI REGIS

Quannu Roma lassau…

reges romanî ancu vinniru…

accussì ‘n Britanniam pì gubernum…

et Consrantinus Dumnoniae…

di chisti unu fu…

ca Gildas puru criticau…

et sanguis ibi currìu…

sed sanctum divintau.

VITA DI COSTANTINO RE

Quando Roma lasciò…

romani i re anco vennero…

così in Britannia per il governo…

e Costantino di Dumnonia…

di questi uno fu…

che Gildas pure criticò…

e il sangue corse…

ma santo diventò.

Questa poesia mi è venuta in mente durante un confronto con l’amica Eleonora Serra, con la quale ho commentato il Premio Strega, la cui premiazione è andata in onda ieri sera.

Oramai, io e Eleonora scriviamo le poesie in coppia.

Mi ispira sempre.

La dovrò ringraziare.

La poesia qui da me pubblicata parla di un personaggio storico della Britannia post-romana.

All’inizio del V secolo DC, la Britannia fu lasciata dalla maggior parte delle legioni romane e divenne di fatto un regno tributario di Roma.

Dunque, ci furono dei capi romano-britannici che divennero re.

Uno di questi fu Costantino di Dumnonia.

Egli visse tra il 520 e il 576 e fu re quando gli Angli, i Sassoni e gli Juti erano già presenti in Britannia.

Fu un personaggio controverso.

Da una parte, egli ripudiò la moglie, per commettere adulteri, e si travestì da abate per proporre la pace ai suoi nemici.

In realtà, ciò fu un inganno e Costantino li uccise ai piedi dell’altare del santuario nel quale si trovava.

Goffredo di Monmouth (1100-1155) si ispirò a lui nello scrivere di Sir Constantine nella sua “Historia Regum Britanniae”.

Sir Constantine si travestì da vescovo per uccidere i nemici.

San Gildas Baldonicus (tra il 493 e il 516-29 gennaio 570) lo criticò nella sua opera intitolata “De Excidio Britanniae”.

Tuttavia, nel martirologio romano, vi è anche un certo San Costantino, un nobile che si sarebbe fatto cristiano dopo un incontro con San Petrocus (San Petroc, morto nel 564).

Per alcuni, quel santo sarebbe proprio re Costantino III di Dumnonia.

Dunque, il personaggio è ancora oggi controverso.

La chiesa raffigurata nella foto è quella di San Costantino a Constantine Village, in Cornovaglia.

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